Il 23 e il 24 giugno a Roma si è celebrato il Giubileo dei seminaristi. Anche noi, seminaristi della diocesi di Tivoli e di Palestrina, l’abbiamo vissuto insieme alla comunità del Seminario di Anagni.
Lunedì pomeriggio siamo stati accolti nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura dove abbiamo recitato il rosario e abbiamo partecipato al concerto del Coro della Diocesi di Roma diretto da mons. Frisina. Un’altra parte del gruppo ha ascoltato la testimonianza di fede degli attori protagonisti della serie TV The Chosen, arrivati a Roma dopo aver finito di registrare gli episodi della sesta serie a Matera.
L’evento che attendevamo di più è stato quello di martedì mattina. Prima abbiamo attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro, poi, insieme a seminaristi provenienti da più di 50 Paesi del mondo, abbiamo ascoltato le parole che papa Leone XIV ci ha rivolto. Con un tono paterno e incoraggiante, il Papa ci ha esortato a lavorare sulla nostra interiorità per imparare ad amare con il Cuore di Cristo: «Come Cristo ha amato con cuore di uomo, voi siete chiamati ad amare con il Cuore di Cristo! […] Ma per apprendere quest’arte bisogna lavorare sulla propria interiorità, dove Dio fa sentire la sua voce e da dove partono le decisioni più profonde; ma che è anche luogo di tensioni e di lotte (cfr Mc 7,14-23), da convertire perché tutta la vostra umanità profumi di Vangelo».
È questo lavoro del cuore che permette di assumere gli stessi sentimenti di Cristo, di imparare l’arte del discernimento, di prendersi cura della propria maturazione umana al fine di potersi donare con gratuità a chi ci sta vicino, soprattutto ascoltando «il grido spesso silenzioso dei piccoli, dei poveri e degli oppressi e di tanti, soprattutto giovani, che cercano un senso per la loro vita».
Andrea Cecconi,
seminarista