Giulia e Rosalia verso il noviziato

Nell’imminenza della vestizione le due postulanti raccontano la loro vocazione

Sabato 14 settembre la comunità parrocchiale di San Giuseppe Artigiano in Villanova di Guidonia e tutta la famiglia delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore saranno in festa per il passaggio dal postulandato al noviziato di Giulia Baiocco e Rosalia Kolongo. Prima di dedicarsi ad una giornata di ritiro con suor Cettina D’Anna le due giovani hanno accettato di rispondere ad alcune nostre domande.

Abbiamo chiesto a Giulia e Rosalia come sia nata la loro vocazione.

Giulia: «La mia vocazione nasce da un desiderio profondo di verità e di pienezza. Dopo aver perso una persona a me molto cara, ho iniziato a percepire un grande senso di insoddisfazione interiore che cercavo di colmare con attività, impegni, relazioni, lavoro. Più facevo e peggio mi sentivo…avevo tutto ma mi mancava l’essenziale. Così, durante il periodo del lockdown ho cercato di capire perché questa insoddisfazione di fondo.  Ho iniziato a coltivare la preghiera personale e pian piano sono emerse delle domande alle quali non potevo non rispondere. Ho toccato con mano le mie fragilità, ma ho capito che il mio cuore batteva per Qualcuno di speciale. Ho iniziato, così, a prendermi cura della mia vita interiore cercando di vivere esperienze spirituali che potessero aiutarmi a prendere una decisione. Dopo aver vissuto l’esperienza di un campo vocazionale, ho compreso che una vita pienamente vissuta è una vita completamente donata: era, ed è, questo il desiderio profondo del mio cuore. Il Signore ha saputo farsi strada, nonostante le ribellioni, la testa dura e un cuore ferito. Avevo altri progetti, come quello di fare l’infermiera, ma ho scelto di andare lì dove il mio cuore batte più forte. Così, dopo aver cambiato università e aver coltivato la mia vita interiore e di preghiera, tre anni fa ho deciso di seguire questo Amore che mi chiamava a sé in un modo più particolare».

Rosalia: «La mia vocazione nasce da bambina, quando frequentavo la classe quarta della scuola primaria. Avevo come preside una suora amorevole a cui mi sono avvicinata perché mi trasmetteva qualcosa di bello, che soltanto oggi , attribuisco alla presenza di Dio. Tra le domande che le rivolgevo, chiesi cosa dovevo fare per diventare suora. Accogliendo i suoi consigli, negli anni, mi sono nutrita della Parola di Dio, e della preghiera personale. Crescendo ho frequentato il gruppo vocazionale in parrocchia, avendo l’opportunità di incontrare suore, sacerdoti, diaconi e seminaristi disponibili ad aiutarci. Pregavamo con il breviario, condividevamo la Parola di Dio e momenti di fraternità. Tutto questo mi ha aiutato a discernere la mia vocazione e a scoprire che il Signore chiamava anche me a seguirlo, così non ho fatto resistenza ed ho iniziato il cammino per consacrarmi totalmente a Lui».

Vediamo come si stanno preparando alla celebrazione di sabato Rosalia e Giulia.

Rosalia: «In questi giorni che precedono il passaggio da postulante a novizia, mi sto preparando con la preghiera, la meditazione e la lectio divina, fiduciosa nella Grazia del Signore. Mi sento il cuore traboccante di gioia, pensando che questo sogno si stia realizzando. Confido nella preghiera di coloro che mi hanno seguita in questo cammino di discernimento e auguro a molti giovani di trovare il coraggio di rispondere alla chiamata del Signore».

Giulia: «Sono giorni intensi quelli prima di compiere un passo importante come l’ingresso in Noviziato. È un giorno tanto atteso che sembra quasi impossibile che stia arrivando davvero! L’adrenalina è altissima, anche se esternamente le giornate passano in modo tranquillo. Si dorme poco, i pensieri sembrano diventare più grandi e la paura di ciò che sarà cerca di prendere il sopravvento. Dicono che la vita è fatta di tante piccole esperienze di abbandono e risurrezione, e credo che sia questo quello che sto vivendo. Sto riavvolgendo il nastro e riguardando la mia storia con uno sguardo diverso rispetto al passato. Sono giorni ricchi di preghiera e riflessione, perché per donare amore bisogna prima saperlo ricevere».

I migliori auguri a queste giovani per il loro cammino verso l’emissione dei voti. Grazie a suor Cettina D’Anna sosc, per la collaborazione.

Maria Teresa Ciprari