Una bella esperienza di Dio e di vita ecclesiale, si è svolta il 7, 8, 9 e 10 dicembre 2023 nella città di Palestrina, con la mostra iconografica “Gli angeli, messaggeri nei sogni”.
Le icone esposte sono state tutte realizzate dagli allievi della scuola di iconografia Nazareth della Casa di Preghiera San Biagio, a Subiaco, che nell’arco di questi anni hanno vissuto e continuano a vivere l’iconografia come cammino spirituale.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice insieme ai collaboratori e ad alcuni allievi della scuola di iconografia sono arrivati a Palestrina giovedì 7 e hanno celebrato una solenne Eucaristia nella Cattedrale di Sant’Agapito, presieduta dal vicario generale Monsignore Felicetto, nella quale si sono espressi amore filiale e profonda devozione a Maria Immacolata, nei primi Vespri della sua festa, di particolare significato per la Congregazione Salesiana. Infatti l’8 dicembre 1841 il suo fondatore, San Giovanni Bosco, iniziò la grande opera oratoriana, base della missione salesiana nel mondo.
Dopo l’Eucaristia, il Museo Diocesano ha inaugurato la Mostra delle icone bizantine della Scuola di Iconografia Nazaret, allestita presso i locali dell’episcopio. La mostra è basata sul testo biblico
“Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti” (Es 14,19). Suor Vilma Colombo, superiora della Casa di Preghiera San Biagio, nel suo intervento ha ringraziato Monsignor Mauro Parmeggiani, Vescovo della Diocesi di Tivoli e di Palestrina, per l’invito ricevuto a condividere la ricchezza e la profondità che l’incontro con le icone comunica. Questa è la terza esperienza che si vive in diocesi: il primo anno è stata molto sentita e fortemente significativa la mostra nella Torre Medievale di Cerreto, dove è stato messo in risalto il volto di Cristo; l’anno scorso, nella chiesa di San Vincenzo a Tivoli, si è contemplata la Madre di Dio attraverso le icone; e quest’anno, a Palestrina, si è partiti alla scoperta degli angeli come messaggeri di Dio.
Suor Vilma ha anche detto che le icone esposte sono state realizzate dagli allievi della scuola di iconografia Nazareth, che “nel corso di questi anni hanno vissuto e continuano a vivere l’iconografia come un cammino spirituale”; per loro la scrittura dell’icona è il frutto di un cammino di preghiera e di interiorità.
Un percorso che mette al centro la Parola ed è un tempo di profonda contemplazione del Mistero di Dio attraverso il Figlio incarnato, Maria Madre di Dio e gli Angeli.
Suor Vilma ha poi rivolto un ringraziamento speciale a suor Anne De Coster (FMA), che ha guidato e accompagnato gli allievi in tutti questi anni; a Roberto Proietti, che ha curato con grande fraternità i dettagli logistici della mostra; a don Ludovico Borzi per la sua disponibilità; al vicario diocesano, per la sua presenza; e a tutti i presenti, ai quali ha augurato un’esperienza significativa contemplando le icone, lasciandosi toccare dal Mistero.
Yarislet Berríos