I trecento anni dei padri passionisti

Nel novembre 2020 con l’apertura della porta santa della Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo a Roma è stato inaugurato il Giubileo per il 300° anniversario della fondazione della Congregazione dei Passionisti. Esso costituisce un’occasione di rinnovamento interiore, di approfondimento e di aggiornamento del carisma passionista, il quale consiste nel vivere, testimoniare e annunciare l’amore di Dio per l’umanità rivelato nella Passione e Morte di Gesù in croce. Nell’ambito di questo evento giubilare non sono mancati importanti appuntamenti anche presso la parrocchia di S. Maria di Pugliano, in Paliano, luogo nel quale il fondatore Paolo della Croce nel 1755 ha voluto una comunità passionista, sempre luogo di formazione alla santità per tanti passionisti, alcuni poi beati, venerabili e servi di Dio.

Proprio nello storico convento di S. Maria di Pugliano ha voluto essere presente il Vescovo mons. Mauro Parmeggiani, che ha tenuto, il giorno 19 ottobre, nella solenne concelebrazione eucaristica per la festa liturgica di san Paolo della Croce, una toccante omelia. Nel corso di essa egli ha sottolineato quanto oggi, proprio come per Paolo della Croce, occorra ritirarsi, pregare, avere contatto con la parola di Dio leggendo i segni dei tempi negli eventi quotidiani.

Il Vescovo ha concluso augurando che il giubileo possa portare a nuovi traguardi apostolici senza cedere mai alla tentazione di “lasciare le cose come stanno”. Stesso augurio quello del parroco e superiore, P. Antonio Coppola, convinto che occorra un sincero rinnovamento personale e comunitario per rinnovare la missione, con un linguaggio capace di rivolgersi ad una società complessa e plurale. Impresse nella mente dei numerosi fedeli intervenuti le parole richiamate dal Vescovo e scritte da Papa Francesco all’inizio del Giubileo passionista: “è necessario, affinché il carisma perduri nel tempo renderlo aderente alle nuove esigenze tenendo viva la potenza creativa degli inizi”.

Annelisa Devito