Il Convento San Francesco a Bellegra

Il ritiro San Francesco di Bellegra è uno dei santuari francescani del Lazio più conosciuti. Luogo di preghiera, di silenzio e di pace, autentico centro di spiritualità per quanti cercano Dio alla scuola del Santo di Assisi. Vi sono maturate tante storie di santità che qualificano questo luogo come il “Nido di Santi”. Le sue origini francescane risalgono al passaggio di san Francesco quando circa 800 anni fa si recò a Subiaco per ringraziare i monaci benedettini che avevano ceduto ai suoi frati il povero romitorio. Una pia e attendibile tradizione vuole che in questo ritiro san Francesco abbia convertito tre celebri ladroni del luogo, successivamente diventati frati e morti da santi: le loro ossa sono conservate nella cappella dedicata a san Francesco.

Questo convento ha ospitato personaggi illustri: ricordiamo Pio VI, venuto a venerare san Tommaso da Cori nel 1789, e san Giovanni XXIII nel 1959. Un semplice accenno alle principali opere artistiche che si trovano nella chiesa tipicamente francescana. Sullo sfondo troneggia il grande Crocifisso in legno del 1685, opera del Servo di Dio Fra Vincenzo da Bassiano (Latina), che scolpiva i suoi crocifissi – se ne conservano 7 – solo di venerdì, in ginocchio, digiunando a pane e acqua, flagellandosi a sangue. A destra dell’altare centrale una bella tela del 1500 di autore ignoto ricorda Il presepio di Greccio con san Francesco vestito da diacono. Da quel celebre Natale 1223 Greccio è come una seconda Betlemme. La cappella centrale a destra, in un’artistica urna di bronzo, sormontata dal trittico di Piero Casentini con scene di miracoli operati dal Santo, custodisce il corpo di san Tommaso da Cori, protetto da una impressio-nante maschera di cera.

La cappella è stata arricchi-ta con il meraviglioso paliotto in legno, gioiello d’arte di fra Nicola Tutolo.

Dello stesso artista francescano gli angeli in legno nella cappella di san Francesco le varie lampade e il bracciolo del leggio per il celebrante. Di Piero Casentini è anche il trittico, Madonna con Bambino tra i beati Diego Oddi e Mariano da Rocca Casale: i loro resti mortali sono conservati nelle due urne di bronzo. Nella cappella di san Francesco domina la grande tela con il Santo che riceve le sacre stimmate.

Nella Cappella dedicata alla Madonna si ammirano due tele San Teofilo da Corte con il reliquiario in bronzo preparato dal padre Andrea Martini e la tela con San Tommaso da Cori autentico documento storico.

Intenso l’apostolato di ascolto e accoglienza. Uno dei religiosi è impegnato a Bellegra come vice parroco, un secondo cura la rettoria nel convento di Vicovaro, si dà assistenza a quattro fraternità dell’ordine francescano secolare: Bellegra, San Vito Romano, Subiaco e Olevano Romano. Liberi dagli impegni della vita comunitaria restiamo disponibili in aiuto ai sacerdoti. Nei decorosi locali dell’associazione Paneparola responsabile un frate della comunità, si opera nello stile della semplicità francescana Lectio Divina, assistenza spirituale ai gruppi parrocchiali, scout, famiglie e fidanzati.

Sono regolarmente celebrate le solennità e feste nell’anno liturgico, molto partecipate le celebrazioni natalizie con allestimento del celebre presepio dei frati, di tutti i riti di pasquali. Molto curate le ricorrenze francescane: san Francesco, san Tommaso da Cori, festa popolare in onore dei beati Diego e Mariano il 2 giugno, sacre stimmate di san Francesco, perdono di Assisi.

Nel Museo francescano, nella parte antica del Convento, si possono ammirare i ricordi del ritiro: povere semplici cose che ancora trasudano santità.

L’eremo esterno è un’autentica oasi di verde e di pace per quanti desiderano vivere momenti di preghiera personale a diretto contatto con la natura.

Lorenzo Conti