Il giovane Agapito, “pazzo” per Dio

Il Cardinale Feroci ha presieduto la Messa pontificale a chiusura dell’anno dedicato al santo patrono prenestino, ricordando anche i tanti martiri di oggi

Domenica 18 agosto si è concluso l’anno speciale dedicato a sant’Agapito martire patrono della città e della Diocesi di Palestrina nel 1750° anniversario del martirio. La Messa pontificale in cattedrale è stata presieduta da S. Em. il cardinale Enrico Feroci, rettore del Santuario di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, e già direttore della Caritas diocesana di Roma dal 2009 al 2018. Nel Duomo gremito di fedeli il Vescovo Mauro ha introdotto il prelato che nella sua omelia ha aiutato ancora una volta i presenti a ripercorrere la vita del martire prenestino sottolineandone il coraggio; “un pazzo” lo ha definito il cardinale, tratteggiando il ritratto di un giovane impavido, innamorato di Cristo fino alla donazione totale della propria vita, nel contesto di una Praeneste pagana, centro del culto alla Fortuna Primigenia, con il suo imponente santuario, richiamo e meta di pellegrinaggi.

Il cardinale Feroci ricordando altri martiri dei primi secoli come Agata di Catania ed il diacono Lorenzo martirizzato a Roma, ha quindi voluto fare riferimento anche ai martiri contemporanei, citando le cifre di quanti sono morti o sono stati messi in carcere a causa della loro fede. In particolare, raccontando la propria esperienza personale, ha ricordato i momenti trascorsi accanto alla madre di don Andrea Santoro, appena dopo il suo omicidio a Trebisonda, Turchia, nel 2006, mentre era in chiesa a pregare, ucciso da due colpi di pistola. Commoventi le parole del presule che ha riportato la forte testimonianza della mamma del sacerdote ucciso, in preghiera per la madre dell’assassino del proprio figlio.

A conclusione della Celebrazione eucaristica la prof.ssa Lucina Ciamei, referente diocesana per il Sinodo, da parte della comunità tutta ha ringraziato il cardinale della presenza e delle parole pronunciate ed ha ripercorso le diverse iniziative che, a partire dalla lettera pastorale del Vescovo, dalla Messa del cardinale Zuppi ad apertura dell’anno anniversario, sono state messe in campo «per scoprire e riscoprire Agapito». Questa non è una chiusura, perché sulla testimonianza di Agapito continua a crescere la vita di fede della comunità prenestina e diocesana tutta, la vita, perché oggi c’è bisogno di testimoni di vita, non di parole vuote.

Maria Teresa Ciprari