Il Grest a Labico, esperienze così intense da far «ardere» il cuore, come Emmaus

Volgono ormai al termine le due intense settimane del Grest organizzato dal giovane oratorio “Tra le braccia di Maria”della parrocchia Sant’Andrea Apostolo di Labico. Due settimane all’insegna dell’emozione, della gioia, dell’amicizia in un clima di fraternità e condivisione. Alla fine del Grest spesso si propone una verifica dell’esperienza e ci si chiede “come è andato?”.

Per rispondere bisogna andare al Vangelo di Luca, all’episodio dei discepoli di Emmaus, che tornano verso Gerusalemme pieni della gioia provata nell’aver incontrato il Signore e non possono trattenersi dal narrare quello che hanno vissuto.

Se si vuole raccontare qualcosa di quest’esperienza, si deve proprio parlare della gioia vissuta e condivisa tra il parroco don Alessandro Frate e tantissimi giovani, ragazzi e bambini, ma anche genitori e volontari, testimoni nei loro compiti specifici, di un desiderio di speranza, di bene, di esperienze così intense da far “ardere” il proprio cuore.

Tra preghiere, tornei, bans, giochi d’acqua, fumante pasta al pomodoro e soffici merende hanno trovato spazio, ogni giorno, interessanti riflessioni sulla Creazione, la luce, il firmamento, la custodia del creato, utili momenti per apprezzare la bellezza della creazione di Dio e per capire e vivere bene il dono di essere creati. Ma ora la parola ai ragazzi! Racconta Mirko: «Da bambino avevo partecipato al Grest, ma ora, come animatore, sento una forte responsabilità e un grande legame per tutti. Questo affetto è reciproco.

…Siamo una grande famiglia!». Aggiungono Sara, Giulia ed Emma: «Abbiamo recuperato il vero senso dei rapporti di amicizia. Ogni giorno l’abbraccio dei più piccoli è un’emozione straordinaria, siamo per loro punti di riferimento e quindi dobbiamo dimostrare la nostra maturità». Testimonianze di come il Grest possa aiutare a costruire un progetto di vita aperto alla relazione con l’altro e capace di guardare al futuro, continuando a percorrere la strada che il Signore sta tracciando.

Tina Nuzzi