Domenica 13 novembre 2022 si è tenuto l’incontro delle consacrate delle diocesi di Tivoli e di Palestrina sul 1° Cantiere di Betania: La strada e il villaggio. La Cei ha proposto l’icona di Betania che ci accompagnerà nel prosieguo del cammino sinodale. Dobbiamo ascoltarci, ha detto il Vescovo alle religiose riunite a San Vittorino, ascoltare e metterci in ascolto del mondo.
Il Vangelo di Luca (10, 38-42) ci mostra Gesù in cammino; Dio non si stanca dell’uomo, non abbandona la sua creatura. Maria, ricevendo lo Spirito Santo, diventa grembo fecondo e Dio attraverso l’incarnazione entra nella storia, accetta l’umanità nostra, fragile, per ridare dignità all’umanità e ridare la libertà. Nonostante la debolezza dell’uomo, Dio rimane fedele, si fa carne e continua a camminare con noi. Grazie al battesimo, abbiamo ricevuto lo Spirito Santo e con la professione religiosa che facciamo, si rinnova in maniera forte il battesimo. L’alleanza non si rompe tra noi e Dio. Ospitare vuole dire condividere quello che si è, Marta ospita Gesù, Marta è affannata. C’è una stanchezza positiva; quella che si conoscere perché abbiamo fatto tutto quello che abbiamo fatto. C’è anche una stanchezza depressiva, quando lavoriamo tanto senza sapere perché.
Quindi il Vescovo ci ha invitate a lavorare per il Signore, per la sua gloria, allora il nostro servizio non affanna.
Come Maria, dobbiamo trovare i momenti di silenzio personale per ascoltare la sua parola, perché il servizio sia sempre motivato. Guardando sempre a Lui possiamo perseverare, nello sperare, nell’avere carità, nell’avere fede. Siamo in un mondo dove si spera poco, ha proseguito il Vescovo, se siamo animati dall’ascolto della parola, dalla preghiera che alimenta la fede, la fede in Gesù, allora non ci affanniamo e facciamo una cosa gradita a Dio. Gesù si fermava a casa di Marta, Maria e Lazzaro, erano suoi amici, Gesù sapeva coltivare l’amicizia.
Bisogna che anche noi religiose andiamo negli orari permessi dalla regola a trovare le famiglie, per ascoltare e per aiutare. Dobbiamo metterci a servizio del Signore. Anche papa Francesco ci ricorda tre passi della fede del cammino: ascoltare, farsi prossimi, testimoniare.
Per lavorare meglio, siamo state invitate dal vescovo Mauro a lavorare in gruppi per rispondere a cinque domande. È stato molto bello perché era anche un momento per ascoltarci tra di noi, come in una comunità.
Alexina Kamariza,
Comunità S. Teresa di Gesù Bambino