Per commemorare l’80.mo anniversario del tragico bombardamento di Tivoli (26 maggio 1944), il duomo tiburtino ha accolto il ventinovenne maestro Stefano Mhanna, un talento puro che si è esibito come solista al violino e all’organo Mathias Scheible di metà Ottocento.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Tivoli per ricordare l’orrore della seconda guerra mondiale che distrusse intere zone della città, uccidendo centinaia di civili, e per sperare che le armi, oggi, tacciano per sempre.
Indimenticabili momenti di bellezza musicale hanno caratterizzato il concerto avvenuto davanti all’immagine della Madonna di Quintiliolo, in un clima di raccoglimento che ha sfiorato l’estasi.
Il maestro Mhanna ha inondato la Cattedrale di un fiume di note libere e altissime, come la sua arte innata che sa esprimersi con incredibile spontaneità.
L’artista, autentico prodigio musicale con alle spalle una già affermata carriera di concerti e direzioni orchestrali, ha eseguito un vasto repertorio bachiano (tra i brani la celebre Toccata e fuga in re minore BWV 565) completamente a memoria, un aspetto questo che lo caratterizza sin dalla giovanissima età. «È nato veramente per suonare, un talento unico», questo il giudizio che ne ha dato il celebre violinista Uto Ughi.
Antonio Marguccio