Come ogni anno in occasione della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e della comunicazione, il Papa ha pubblicato il suo messaggio per la Giornata mondiale della comunicazione sociale, che si celebra la domenica dell’Ascensione di Nostro Signore.
Sullo stesso orizzonte del messaggio per la Giornata della pace, anche questa volta il Papa ha voluto affrontare un tema che è di grande attualità e interesse mondiale. Intelligenza artificiale e saggezza del cuore: per una comunicazione pienamente umana, è il titolo con il quale Francesco misura la sfida dello sviluppo della scienza a confronto del bene ultimo dell’uomo.
Per i tanti vantaggi e quindi opportunità che può rappresentare per le sue diverse capacità, l’evoluzione dei sistemi dell’intelligenza artificiale porta con sé rischi e pericoli che il Papa elenca in forma di interrogativi per l’oggi e il domani, circa il campo della comunicazione e dell’informazione, il mondo professionale e aziendale, la trasparenza dei criteri alla base degli algoritmi di indicizzazione e de-indicizzazione e dei motori di ricerca, dei processi informativi, la paternità degli scritti e tracciabilità delle fonti, «impedendo il paravento dell’anonimato», il pluralismo.
Il Santo Padre vede in questa un’epoca che rischia di essere ricca di tecnica e povera di umanità. Propone che tutto parta dal cuore umano. «Spetta all’uomo – scrive il Papa – decidere se diventare cibo per gli algoritmi oppure nutrire di libertà il proprio cuore, senza il quale non si cresce nella sapienza».
Occorre Sapienza per allineare anche i sistemi dell’intelligenza artificiale a una comunicazione pienamente umana.
Roberto Sisi