Se si uniscono l’altruismo alla carità e la generosità alla gioia del Natale, si possono creare delle connessioni tali da raggiungere luoghi poco conosciuti e solo apparentemente lontani. Le due iniziative benefiche promosse dalla parrocchia di San Michele Arcangelo in Tivoli, hanno dato un frutto abbondante.
In tanti si sono mossi per portare i loro doni al Villaggio di Natale allestito nell’oratorio, sabato 17 dicembre. I giovani del gruppo Antiochia e gli animatori, dopo la raccolta, hanno confezionato ben 26 pacchi poi affidati ad un corriere che si è offerto di trasportarli gratuitamente a Cernivci, città situata nella regione occidentale dell’Ucraina, al confine con la Moldavia. Lì si trova una casa famiglia di bambini (da pochi mesi fino ai sei anni di età) rimasti orfani a causa della guerra iniziata 10 mesi fa. Sono stati spediti giocattoli, biancheria intima, ciabattine, biscotti Plasmon, barrette di cioccolata e nutella: la comunità ha risposto all’appello del parroco don Alberto De Vivo per regalare a questi bambini uno spiraglio di luce tra tanta insensata oscurità. La seconda iniziativa caritatevole è stata seguita dal gruppo dei giovani adolescenti che li ha visti impegnati nella vendita dei dolci e dei prodotti artigianali al Mercatino di Natale: è stato raggiunto un buon risultato che andrà a finanziare un progetto nello stato del Benin (Africa Occidentale).
La città di Parakou ospita un istituto di ragazzi orfani che sta cercando di dar vita ad un allevamento di bovini, di galline per la raccolta di uova e di api per la produzione di miele.
I ragazzi di San Michele finanzieranno gli apicoltori e la scelta nasce dal significato profondo che questo piccolo e laborioso insetto riveste nella letteratura sacra. È simbolo di organizzazione e operosità instancabile; di bontà che va al di là delle apparenze: “L’ape è piccola tra gli esseri alati, ma il suo prodotto è il migliore tra le cose dolci” (Sir 11,3).
Ivana Imperatori