Il nuovo Consiglio pastorale diocesano

Dopo una pausa di alcuni mesi, durante la quale le comunità parrocchiali hanno indicato i loro rappresentanti per il nuovo Consiglio Pastorale Diocesano (CPD), siamo ripartiti con questo organo di partecipazione e domenica 9 febbraio, nel pomeriggio, tutti i membri insieme al Vescovo Mauro si sono ritrovati per il giuramento e il lavoro sul Sinodo. È stato un momento bello di condivisione e conoscenza con chi è entrato per la prima volta a far parte del CPD. Molti i giovani presenti, nominati personalmente dal Vescovo, che hanno reso il confronto più vivo e attuale.

Giunti ormai al termine del percorso sinodale, ossia alla fase profetica c’è la necessità di tirare i remi in barca e fare sintesi delle tante sollecitazioni emerse nel corso di questi anni; siamo partiti dal volerci ascoltare profondamente e speriamo di essere giunti al punto di voler annunciare il Vangelo con un rinnovato slancio.

Il documento su cui abbiamo lavorato è scaturito dall’Assemblea sinodale nazionale di novembre scorso dove dei rappresentanti di tutte le diocesi italiane si sono ritrovati nella Basilica di San Paolo a Roma.

Il documento è diviso in tre sezioni ed ogni sezione contiene una serie di schede che, secondo l’argomento che trattano, presentano già delle possibili scelte da confermare o da cambiare in base al vissuto di ogni territorio.

Il nuovo CPD, domenica scorsa, ha lavorato sulla scheda 6 “Il protagonismo dei giovani nella formazione e nell’azione pastorale” e sulla scheda 8 “Formazione alla vita e alla fede nelle diverse età”. Cosa è emerso? Tanta vita e tante iniziative coraggiose, nonostante le difficoltà nel raggiungere tutti e riuscire a parlare la “lingua ” dei giovani. Inoltre si sente la necessità di rimettere al centro la famiglia con tutte le sue fragilità, lavorare non per i giovani ma con i giovani, organizzare piccoli gruppi di preghiera ed ascolto della Parola, pensare ad una catechesi per le categorie più fragili ed emarginate, proporre attività di volontariato. Dalle esperienze emerse possiamo dire che si è disegnato un poliedro dai mille colori, spetta ora ad ognuno di noi trovare il colore che più ci rappresenta e viverlo.

Melissa Cicerone