Il Papa agli sposi: «il matrimonio non è un ideale»

In occasione del Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani il santo padre ha definito l’unione matrimoniale «il canone del vero amore tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele, fecondo». Coerenza da parte dei genitori, gratitudine dei figli, gli anziani veglino con saggezza

Nella Messa celebrata in Piazza San Pietro in Vaticano il 1° giugno, VII domenica di Pasqua, a chiusura del Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani, papa Leone XIV nella sua omelia si è rivolto ai numerosi fedeli pellegrini,131 delegazioni da tutto il mondo, spiegando come nel Vangelo «il Verbo di Dio, fatto uomo, ormai vicino alla fine della sua vita terrena, pensa a noi, ai suoi fratelli, facendosi benedizione, supplica e lode al Padre, con la forza dello Spirito Santo». La domanda di Cristo che siamo «una sola cosa», è il bene più grande perché questa unione universale «realizza tra le creature, l’eterna comunione d’amore in cui si identifica Dio stesso, come Padre che dà la vita, Figlio che la riceve e Spirito che la condivide». Non si tratta di essere una massa indistinta ha spiegato il santo padre: «l’unità, per la quale Gesù prega, è così una comunione fondata sull’amore stesso con cui Dio ama, dal quale vengono al mondo la vita e la salvezza.

E come tale è prima di tutto un dono, che Gesù viene a portare». Dopo avere sottolineato la bellezza di leggere questo brano nel giorno in cui si celebra il giubileo delle famiglie papa Leone ha detto: «Tutti noi viviamo, dunque, grazie a una relazione, cioè a un legame libero e liberante di umanità e di cura vicendevole» e ancora «è questo che vogliamo annunciare al mondo: siamo qui per essere “uno” come il Signore ci vuole “uno”, nelle nostre famiglie e là dove viviamo, lavoriamo e studiamo: diversi, eppure uno, tanti, eppure uno, sempre, in ogni circostanza e in ogni età della vita».

Il papa ha quindi ricordato alcuni sposi testimoni esemplari: Louis e Zélie Martin, i genitori di santa Teresa di Gesù Bambino, i Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, attraverso i quali la Chiesa ci dice che il mondo di oggi ha bisogno “dell’alleanza coniugale” per conoscere e accogliere l’amore di Dio e superare le forze che disgregano le relazioni e le società. «Per questo, col cuore pieno di riconoscenza e di speranza, a voi sposi dico: il matrimonio non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele, fecondo … Perciò vi incoraggio ad essere, per i vostri figli, esempi di coerenza, comportandovi come volete che loro si comportino, educandoli alla libertà mediante l’obbedienza, cercando sempre in essi il bene e i mezzi per accrescerlo. E voi, figli, siate grati ai vostri genitori» ha esortato Leone XIV, invitando gli anziani a vegliare su coloro che amano, con saggezza e compassione, con l’umiltà e la pazienza che gli anni insegnano.

Maria Teresa Ciprari