La parrocchia di Sant’Andrea Apostolo ha organizzato per il 28 dicembre, nel centro storico, una rappresentazione teatrale animata da giovani intraprendenti
Una piazza, presso la chiesa parrocchiale, che diventa la piccola Betlemme nel centro storico del paese, gli angoli oscuri che diventano i luoghi del racconto evangelico della Natività e all’improvviso sentirsi catapultato nell’anno zero per vivere quel momento, coglierne la magia, trovarsi di fronte al mistero più grande dell’umanità. Proprio da qui nasce il Presepe Vivente 2022 organizzato dalla parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, con il patrocinio del Comune di Labico e animato da intraprendenti giovani pieni di entusiasmo, che con il parroco don Alessandro Frate ed alcuni volontari hanno dato vita ad una breve ma suggestiva rappresentazione teatrale che ha messo in scena la nascita di Gesù in una scenografia insolita e singolare. Partendo dalle tristi e disilluse riflessioni di un personaggio dei giorni nostri ecco il ripetersi del racconto dell’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto sia vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi, nella povertà, nella malattia, nella tristezza, nella guerra; un Dio che si incarna nella quotidianità della vita e invita ciascuno a mettersi in cammino, illuminato dalla sua presenza, sotto quel cielo stellato che squarcia il buio della notte. Il Bambino Gesù è segno di speranza, di quella novità di vita che Gesù è venuto a portare nel nostro mondo martoriato dall’egoismo e dalle guerre. Da quella povera capanna si innalza il grido accorato di tutti gli uomini di buona volontà, senza distinzioni di razza, sesso, religione; un grido forte che risuona prima dell’applauso finale: “Mai più la guerra…concedi o Signore al nostro tempo giorni di pace. Mai più la guerra! Amen”.
Tina Nuzzi