A distanza di poco più di un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina la situazione presso la nostra Diocesi sembra essersi stabilizzata per quanto riguarda l’accoglienza poiché sono molte meno le persone che affluiscono presso il nostro territorio e di conseguenza le richieste che pervengono presso i centri di ascolto Caritas.
Al contempo, secondo quanto stabilito dall’osservatorio delle povertà e dati statistici elaborati a livello di Caritas Diocesana risultano essere tanti quelli che, dopo aver ricevuto sostegno e accoglienza, hanno deciso di far ritorno presso il proprio Paese nonostante il conflitto. Possiamo quindi affermare che, dopo un anno intenso per la buona riuscita dell’accoglienza sembra che la situazione, per quanto grave possa restare nel territorio colpito, ha trovato una sua stabilità nel nostro territorio e le persone prese in carico grazie all’accoglienza diffusa presso parenti, amici, connazionali e famiglie tiburtine che hanno aperto la loro casa a ai nuclei di famiglie ucraine continuano regolarmente ad essere accompagnate e assistite. Proprio la tecnica di affidarsi ad un’accoglienza diffusa si è rivelata essere il punto di forza di questa ospitalità in quanto le persone hanno potuto integrarsi al meglio grazie a chi vive già nel territorio e ne conosce i vari aspetti.
La Caritas Diocesana con l’ausilio fondamentale delle Caritas Parrocchiali sul territorio si sente vicina alle persone colpite dal conflitto e pronta all’aiuto nell’integrazione delle stesse qualora ce ne fosse bisogno accompagnandole sotto tutti gli ambiti necessari secondo gli adempimenti di legge previsti.
Claudio Lang
Caritas diocesana di Tivoli