Il restauro di San Pietro a Casape

La chiesa di San Pietro Apostolo a Casape è stata costruita negli anni ‘50 da qualificate maestranze locali. Presenta un’ampia aula liturgica ad unica navata, le cui dimensioni dettano l’ampiezza del presbiterio e, dunque, anche del catino absidale, che lo sormonta. Il fedele, entrando in chiesa, si sente accolto e partecipa attivamente alla liturgia. La chiesa non ha un vero e proprio stile architettonico, ma ha degli elementi chiari e distinti, che la tengono nel solco della tradizione: l’aula, l’abside, il transetto, il campanile.

Alti contrafforti esterni scaricano a terra le forze generate dalla spinta degli archi interni che sorreggono la copertura. Infine, uno scalone esterno in travertino permette il superamento del forte dislivello, che si crea tra piano stradale e l’ingresso alla chiesa. I lavori svolti nel corso di questi due anni, purtroppo drasticamente allungati dall’emergenza della pandemia, hanno riguardato in una prima fase il rifacimento completo del tetto in legno a falda inclinata (aula, abside e transetto), composto da lunghe travi di castagno, travetti secondari ed un doppio tavolato, su cui è stata posta l’impermeabilizzazione e le tegole in laterizio; sono stati sostituiti gronde e pluviali in rame. Una linea vita è stata realizzata per consentire in futuro la manutenzione del tetto. Obiettivo dell’intervento è stato riproporre il sistema costruttivo originario senza alterare dunque l’originalità dell’edificio.

Nella seconda fase dei lavori, dopo il rifacimento dei manti di copertura dei tetti piani dei locali di servizio, ci si è concentrati sulle facciate esterne e sul campanile con un propedeutico lavaggio di tutte le superfici seguito da una revisione degli intonaci e dalla tinteggiatura. Sul campanile è stato rifatto il manto di copertura dell’alta cuspide, eseguiti il restauro dei marcapiani e la ripresa dei giunti di malta con la pulizia dei mattoni a vista. Anche le pareti interne della chiesa sono state ritinteggiate e sostituite le vetrate delle due coppie di finestre trifore e del rosone centrale.

La pulitura dello scalone esterno in travertino e il rifacimento degli intonaci dei parapetti hanno chiuso il ciclo dei lavori. Questo cantiere, appena concluso (anno 2022 ndr), è stata un’esperienza personale importante e penso così sia stato per tutti gli addetti ai lavori, che hanno partecipato all’esecuzione dell’opera. Sono felice anche per la comunità locale, che aspettava da tanto questo momento, che si è potuto realizzare soprattutto grazie ai fondi 8xmille della Cei (visita il sito https://www.8xmille.it/).

Pierfrancesco Zinelli
Incaricato edilizia di culto Diocesi di Tivoli