Sono state celebrate mercoledì 1° settembre alle 15.30 le esequie di suor Maria Assunta Parente, al secolo Grazia, madre badessa delle monache clarisse di Palestrina.
Nel piazzale antistante la chiesa di Santa Croce del monastero di Santa Maria degli Angeli si sono radunati intorno ai parenti, in un abbraccio simbolico, fedeli e sacerdoti legati alla figura di questa donna forte. Un punto di riferimento per le consorelle, ma anche per la città di Palestrina, in cui risiedeva ormai dal 1948, e per tutta la diocesi.
Ricordando il primo incontro con suor Assunta in occasione della festa di santa Chiara nel 2017 monsignor Parmeggiani ha condiviso con i presenti le sue impressioni, «conobbi una donna – ha detto – che come Chiara d’Assisi che con l’Eucaristia scacciò i Saraceni che volevano entrare e distruggere la sua Città, conosceva la nostra Città, i suoi abitanti, i suoi preti e riuscì subito a comprendere anche me».
Toccanti le parole del Vescovo riferite alla dipartita della badessa, avvenuta martedì 31 agosto: «ora questa vergine saggia e prudente è entrata alla festa di nozze con il suo Sposo. Quello Sposo che ha riempito fin dal giorno del suo battesimo il suo cuore di Spirito Santo».
Madre Assunta ha mantenuta viva la sua lampada, alimentandola con l’olio della preghiera e della carità. Una luce anche per le vocazioni, per cui tanto ha pregato. Durante la benedizione della salma si è cantata l’antifona Veni Sponsa Christi, le parole con cui il Risorto ha chiamato a sé suor Assunta.