Il santuario Cuore Immacolato di Maria a Zagarolo, luogo di preghiera e catechesi

Il 6 gennaio 2016 l’allora Vescovo della Diocesi di Palestrina, monsignor Domenico Sigalini, nella solennità dell’Epifania di N. S. Gesù Cristo, durante la concelebrazione eucaristica, ha elevato a Santuario mariano diocesano la chiesa del Centro del Movimento Mariano Betania Ecclesiale, già eretta e dedicata al Cuore Immacolato di Maria, il 29 maggio 1993. Ha riconosciuto così le numerose grazie concesse in questo posto santo, un posto tanto voluto e benedetto dal Cielo. Il Movimento ebbe inizio con la generosa risposta di fede di Maria Giovanna Gelfusa alla chiamata di Dio. A lei, umile madre di famiglia, Dio ha donato un carisma straordinario di tipo profetico: essere strumento di Messaggi Celesti, per richiamare maternamente gli uomini alla pratica delle verità del Vangelo e per il bene della Chiesa. La Provvidenza le ha donato, insieme al carisma, alcuni esperti sacerdoti e direttori spirituali ai quali essa fu sempre aperta e obbediente. Essi poterono constatarne la rettitudine e la bontà del dono soprannaturale di cui erano testimoni.

A seguito di lei altri cuori credenti, primi testimoni, si raccolsero e aderirono per pregare e crescere nella vita spirituale, accogliendo quei doni di insegnamenti e parole. Il Gruppo iniziale ebbe la sua prima sede stabile nel 1969 in un appartamento a piazza Bologna n. 22 a Roma.

Nel 1983 mons. Renato Spallanzani, Vescovo della diocesi di Palestrina, chiese che l’Opera si stabilisse nella sua diocesi. Gianna e i suoi collaboratori accolsero la proposta e acquistarono un terreno con alcuni rustici a Zagarolo (Roma). Quelle casette furono trasformate in una abitazione e in una cappellina. In seguito alle richieste della Madonna e grazie alle spontanee offerte dei fedeli, si iniziò a costruire una casa più grande a Sua disposizione per la preghiera e la formazione. Terminata la casa, il 29 maggio 1993, vigilia di Pentecoste, ci fu la solenne liturgia per l’inaugurazione del

Centro e la consacrazione della chiesa annessa. Celebrarono i tre vescovi succedutisi in quegli anni nella diocesi: presiedeva mons. Pietro Garlato, vi era poi mons. Renato Spallanzani e il vescovo in carica mons. Vittorio Tomassetti.

Con la nuova sede si ampliò la comunità di persone residenti, disponibili a servire l’Opera con l’accoglienza ed i ritiri degli aderenti ai gruppi di preghiera.

Il Santuario oggi è anche un punto di riferimento nella zona, frequentato giornalmente e specialmente la domenica per le celebrazioni eucaristiche, gli appuntamenti delle catechesi, le confessioni dei penitenti.

Giorgio De Santis
rettore del santuario