Il Servizio civile universale: un’esperienza unica di inclusione e di servizio verso il prossimo

Dando continuità agli anni passati la Caritas di Tivoli ha partecipato, ottenendo l’approvazione, al Bando di progettazione del Servizio Civile Universale per consentire ai giovani ragazzi dai 18 ai 28 anni che volessero aderire, di poter vivere un’esperienza unica di inclusione e di servizio verso il prossimo. A differenza degli anni passati si è deciso di integrare al primo progetto, riferito al mondo degli anziani, ulteriori due che si differenziano per obiettivi e scopi e che vanno ad affrontare e rafforzare altri tipi di realtà e dinamiche presenti sul territorio di Tivoli.

Quali realtà abbiamo ritenuto necessario rafforzare grazie al contributo dei giovani operatori in Servizio Civile Universale? Semplice, quelle che più notiamo in difficoltà ed isolate sul nostro territorio: gli anziani, le ragazze-madri ed i lori bambini, i centri di ascolto e ad ognuna di esse abbiamo deciso di dedicare un progetto specifico in cui, per un anno intero, i ragazzi selezionati avranno la possibilità di cimentarsi in esperienze nuove di servizio e di accrescere il loro bagaglio personale attraverso la concretezza di realtà purtroppo sempre più presenti nel mondo attuale. In questo loro percorso saranno seguiti dal personale qualificato di Caritas sia a livello diocesano che regionale, a loro verrà infatti dedicata una formazione obbligatoria generale di 42 (da svolgere insieme a tutti i giovani in Servizio Civile delle altre Caritas del Lazio) ore ed una specifica di 72 ore (da svolgere nella sede della Caritas Diocesana) oltre che l’accompagnamento di un counsellor dedicato.

Entrando nello specifico dei progetti, come sopra enunciato, abbiamo deciso di individuare tre realtà e tre ambiti a cui dare attenzione:

Gli anziani, con il progetto “Proteggiamo i nonni”, il cui obiettivo è quello di favorire l’inclusione sociale della persona anziana in condizione di solitudine e povertà economica, garantendole i beni primari della socialità, della rete relazionale, dell’accesso alle cure sanitarie.

Le ragazze-madri, con il progetto “Un’ala di riserva”, il cui obiettivo è quello di promuovere l’inclusione, la crescita psico-fisica, il benessere e la formazione dei minori accolti nella casa-famiglia favorendo da un punto di vista qualitativo e quantitativo i servizi della stessa, promuovendo momenti di socializzazione e aggregazione sociale offrendo concrete opportunità personalizzate per ciascun minore accolto.

I centri di ascolto, con il progetto a livello regionale delle Caritas del Lazio dal titolo “Vasi comunicanti” che ha come obiettivo quello di puntare al rafforzamento della rete dei Centri di Ascolto Diocesani, attraverso un collegamento diretto che miri al miglioramento dei servizi offerti a favore delle persone fragili in modo da contrastare qualsiasi forma di povertà economica e sociale.

Questi progetti di cui è possibile leggere, sul nostro sito www.caritastivoli.it, il bando, le sintesi in maniera specifica e le modalità con cui presentare domanda, hanno un numero complessivo di 9 posti a disposizione.

Claudio Lang