Nella chiesa cattedrale di San Lorenzo in Tivoli, sabato 25 febbraio sono risuonati i nomi dei catecumeni chiamati dal Vescovo Mauro per esprimere il desiderio di entrare nel significativo tratto del cammino catecumenale: l’ultima Quaresima prima di ricevere i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Nel nome è contenuta la storia di ogni persona e pronunciare il proprio nome dinanzi alla Chiesa riunita intorno al Pastore ha significato rispondere con tutto se stessi alla chiamata del Signore: quel lasciare tutto per porsi alla sequela che è atteggiamento tipicamente vocazionale. Armila, Paolo, Pamela e Romina hanno scritto il loro nome sul libro dei catecumeni, gesto semplice ma denso di significato: rafforzare il loro impegno di fede.
Il Vescovo Mauro, alla luce del vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto, ha invitato i catecumeni a seguire con decisione il cammino di fede, di ascolto della Parola di Dio, di preghiera per poter vincere ogni resistenza, ogni ostacolo, ogni limite e fare esperienza di una rinascita in Gesù, l’uomo nuovo che ci dona la sua forza.
Come previsto dalle parole del Rito dell’elezione dei catecumeni, anche le comunità sono state invitate ad avere cura di questi fratelli e sorelle che si avvicinano alla fede, sentendosene responsabili e diventando sempre più comunità accoglienti e capaci di un accompagnamento fatto di vicinanza e di una testimonianza credibile.
I catecumeni, prima della Liturgia Eucaristica, sono stati benedetti e congedati, poiché non appartenenti ancora in modo pieno alla comunità, che nasce proprio dalla partecipazione all’unico pane eucaristico. Nella notte di Pasqua quando riceveranno i Sacramenti ed entreranno a far parte in modo pieno della Chiesa, potranno partecipare all’Eucaristia. Anche questo è stato un gesto forte e fortemente educativo circa il valore stesso dell’Eucaristia e della comunità che non è un semplice insieme di persone entro il recinto di luoghi e di celebrazioni, ma nasce dalla partecipazione all’unica Eucaristia, dove si mangia lo stesso pane e si bene allo stesso calice, nutrendosi tutti del corpo e sangue di Gesù.
I catecumeni hanno partecipato con grande emozione e trepidazione; nei loro occhi brillava la luce della fede che si è accesa nel cuore in questo tempo di cammino.
Ora per loro il momento intenso della Quaresima, tempo di purificazione e di illuminazione, con i riti degli scrutini, degli esorcismi e con la consegna da parte della Chiesa del Credo e della preghiera del Padre nostro, momento particolare che sottolinea che tutto è dono, da accogliere e vivere.
Gianluca Zelli
responsabile Servizio catecumenato