In «ascolto» accompagnando il cammino dei catecumeni

Le porte della Chiesa diocesana si sono aperte per accogliere alcuni fratelli e sorelle abitati dal desiderio di approfondire la fede e di ricevere i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Il cammino è iniziato con il Rito di accoglienza vissuto nelle comunità di appartenenza, che si sono impegnate non solo ad accogliere, ma anche ad accompagnare i catecumeni con la preghiera, con la vicinanza e con quella essenziale testimonianza di fede che si fa presenza di fraternità. Pamela, Paolo, Luna, Romina, Armila, Saida, Daniela e Ilir provengono da esperienze di vita molto diverse e in maniera altrettanto diversa Dio si è avvicinato a loro, ponendo nel cuore la scintilla della fede e il desiderio di diventare cristiani.

Significativi in tal senso sono stati l’incontro con persone, l’esperienza di avvicinamento alla parrocchia o eventi particolari della vita personale e familiare attraverso i quali Dio ha parlato alla vita, accendendo nel cuore il desiderio di mettersi in discussione, di vivere il tempo della crisi, che, come ogni crisi, può essere generativo di vita nuova. Questi fratelli e sorelle sono una preziosa testimonianza: nell’età adulta, con un senso ormai costruito attraverso scelte affettive e lavorative, hanno avvertito la mancanza di quell’essenziale che, unico, può dare senso pieno alla vita e che, se manca, non può essere sostituito da altra realtà. La comunità catecumenale in questo anno sta vivendo il tempo della catechesi nel quale ripercorre il cammino biblico della storia della salvezza, incontrando i personaggi significativi e le esperienze di fede dei nostri padri.

Ad animare l’esperienza è il monito della lettera agli Ebrei “ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede” (13,7). Innestati nel tronco vivo della tradizione, i catecumeni si aprono anche all’esperienza della preghiera della Chiesa e dell’inserimento vitale e graduale nella comunità cristiana, che, proprio grazie alla loro presenza, ravviva e rimotiva la fede battesimale. E’dunque esperienza bella di scambio, un flusso di grazia, un reciproco arricchimento nella fede.

Gianluca Zelli