Siamo di nuovo a raccontarvi il tema trattato al CPD e la CDAL riunitisi a S. Vittorino lo scorso sabato 25 novembre. Protagonista della mattinata è stata la prima costellazione che approfondisce il tema della Missione, tema tanto urgente nell’oggi delle nostre realtà ecclesiali quanto ostico e difficile da realizzare.
Andiamo per ordine per capire meglio cosa è emerso negli anni precedenti nel percorso sinodale: da una parte la voglia e il desiderio di uscire per incontrare l’umanità intera nelle sue ferite ma anche nelle sue tante risorse, dall’altra la paura di non essere adeguati, pronti, capaci ad incontrate la diversità nelle sue varie forme ed espressioni. Allora come fare? Cominciamo a vivere la sinodalità autentica confrontandoci dentro le nostre realtà ecclesiali, gruppi, movimenti ed associazioni possiamo per trovare vie nuove e il coraggio di andare insieme ad evangelizzare il mondo, testimoniando il nostro personale incontro con Cristo. Il rammarico maggiore è che questi organi consultivi diocesani vengono spesso non frequentati o frequentati da pochi laici che vogliono mettersi seriamente in gioco, perché a volte è più facile piangersi addosso, piuttosto che lasciarsi guidare tutti insieme dallo Spirito Santo.
Non a caso per quest’anno è stato scelto come icona del percorso sinodale il passo del Vangelo che racconta la storia dei due viandanti di Emmaus, che senza Cristo possono far conto solo sulla propria umanità
limitata, ma quando incontrano Gesù e lo riconoscono nello spezzare il pane, acquistano un coraggio da conquistare il mondo. È questo il senso profondo della Missione; allora non ci resta che ancorarci all’eucarestia celebrata insieme nelle nostre comunità per riprendere il camino con una gioia profonda nel cuore che nessuno potrà toglierci.
Melissa Cicerone