Domenica scorsa 13 giugno, festa di sant’Antonio di Padova, nella Cattedrale di Sant’Agapito martire a Palestrina, monsignor Antonio Maria Sbardella ha festeggiato i suoi 80 anni di vita, circondato dall’affetto dei parrocchiani.
Don Antonio ha celebrato la Messa delle 12, nella sua omelia il leitmotiv è stato il versetto del Salmo responsoriale proposto dalla liturgia della XI domenica del Tempo Ordinario, che ha fatto ripetere: “è bello rendere grazie al Signore”.
Un grande applauso ha accompagnato l’annuncio dall’ambone del proprio compleanno da parte del sacerdote, che ha invitato l’assemblea a dare lode con lui al Signore per questa importante tappa, raggiunta nonostante le difficoltà.
Un dialogo con il Signore quello che ha intessuto monsignor Sbardella, ringraziando Dio dei benefici avuti e per quanto lo attende ancora nel futuro, nel bene e anche nella sofferenza, invocando altresì l’aiuto di Dio per affrontare tutte le difficoltà.
Riferendosi anche al Vangelo don Antonio ha parlato del seme che cresce, a prescindere dal contadino. Così «nonostante la cattiveria, il disinteresse spesso» da parte degli uomini, è solo Dio che fa crescere e maturare; «il Signore fa le cose veramente bene», ha detto, nonostante la indegnità. Il Signore fa diventare sacerdoti, fa lavorare in parrocchia, nonostante limiti e difetti. «Confidiamo anche di ricevere il premio», ha aggiunto monsignor Sbardella, non per i propri meriti, ma gratuitamente, per l’infinita bontà di Dio.
Tutti, anche i più piccoli, guardando alla propria vita possono trovare motivi per ringraziare Dio, soprattutto per la gioia del cuore, ha concluso il monsignore, chiedendo ai fedeli di pregare per lui e continuare a ringraziare Dio con lui.
Canonico della Cattedrale, don Antonio Sbardella è stato vicario generale della diocesi di Palestrina, parroco oltre che in duomo anche presso la parrocchia di Gesù Redentore a Palestrina.