«Senor de los Milagros, a Ti venimos en procesiòn tu filies devotos a implorar tu benediciòn» (Signore dei Miracoli, a Te veniamo in processione come figli devoti a implorare la tua benedizione). Sono queste le parole e le note che domenica 20 ottobre hanno risuonato nelle vie di Villalba e nella chiesa di santa Maria del popolo. Fin dalle prime ore del mattino, donne e uomini in veste morada (viola), hanno animato le vie della borgata con i caratteristici canti e danze davanti all’icona del Señor de los milagros. Il culto di questa immagine proviene da Lima, ed è strettamente legato al popolo peruviano che ne invoca la protezione fin dalla seconda metà del 1600.
L’autore, probabilmente uno schiavo dell’Angola, la dipinse su un rudimentale muro di mattoni che, nel tempo, resistette a ben tre terremoti e uno tsunami che devastarono la città di Lima. Da allora è impossibile contare le migliaia di persone accorse in preghiera! Fu così che la copia su tela della prodigiosa immagine, iniziò ad essere portata in processione per le vie di Lima e ovunque sorgessero comunità di peruviani.
Anche a Villalba, da più di dieci anni, è ormai consuetudine celebrare questa festa. Il dipinto della crocifissione di Cristo, partendo dal giardino della casa delle suore, è portato a spalla dai componenti della hermandad i quali cantano lungo il percorso il caratteristico inno popolare. Dopo circa un’ora e mezza, si giunge presso la chiesa parrocchiale dove si celebra la Santa Messa in spagnolo e italiano, a significare l’universalità della Chiesa: un modo davvero bello per evidenziare il mese missionario. È solo attorno alla croce di Cristo e nella condivisione del Pane eucaristico, che, guardandosi intorno, non si scorgono degli stranieri, ma dei fratelli. Il pranzo fraterno nell’attiguo salone con i piatti tipici della cucina peruviana, ha poi concluso la festa.
Nino Paulillo