Prosegue la conoscenza dello spirito e dello stile della proposta della Nota pastorale rivista “Cristiani non si nasce ma si diventa”, per l’applicazione dal prossimo anno
Sabato 11 novembre presso l’Istituto delle Madri Canossiane a Zagarolo si è tenuto l’ultimo dei quattro incontri organizzati dall’Ufficio catechistico diocesano per la formazione dei catechisti e degli accompagnatori dei genitori delle vicarie della diocesi di Palestrina.
Nel complesso sono stati circa 140 i partecipanti all’iniziativa che capillarmente ha voluto raggiungere gli operatori sul territorio. Alla presenza di suor Giovanna della Luna, responsabile dell’Ucd di Palestrina, l’intensa giornata è stata guidata da don Gianluca Zelli, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano di Tivoli, accompagnato da due collaboratrici, Myriam e Maria. Erano presenti circa 30 catechisti all’incontro di Zagarolo, provenienti non solo dalla VII, ma anche dalla VI vicaria, e dalla III, due catechiste arrivavano infatti da Giardini di Corcolle. Dopo un breve giro di presentazioni don Gianluca ha annunciato quello che sarebbe stato il programma dell’incontro, che dalle 9 si è concluso alle 17.30 del pomeriggio, ed è stato scandito da 3 momenti: l’indagine sulla situazione attuale, l’illustrazione dello stile e del metodo del rinnovato cammino di iniziazione cristiana proposto nella nota pastorale Cristiani non si nasce ma si diventa. Quindi partendo dalla diagnosi di crisi attuale abbiamo capito che la stessa IC è una finestra che porta alla luce il momento critico che ora viviamo. La crisi è “dei tre grembi”: della famiglia, della scuola e del paese; più che nutrire il desiderio di Dio, si tratta oggi di farlo nascere, va curata dunque la “fase motivazionale” ha ben spiegato don Gianluca, per portare le famiglie a fare una scelta.
L’orizzonte in cui ci si muove è quello del modello del catecumenato, delle origini della Chiesa, che coinvolge tutta la comunità ed aggancia la vita. La fede è per la vita! Numerosi sono stati gli elementi messi in evidenza ed affrontati, in assemblea, poi condivisi e meditati in piccoli gruppi per realtà parrocchiali, e poi ricondivisi in assemblea, dai presenti, molto interessati ed attenti. L’unico progetto, ha sottolineato Zelli, è quello di generare cristiani secondo il modello alto di Gesù.
Lo stile del cammino è quello della pastorale integrata che chiama a lavorare insieme, in équipe. Una parola centrale in questo processo è ”innesto” nell’accompagnamento in vista delle fasi successive, in modo da creare “relazione”, perché fondamentali sono le relazioni umane per proseguire il cammino, un cammino incarnato nella storia. Don Gianluca è passato poi ad illustrare nel dettaglio la scansione del cammino, i riti relativi alle diverse fasi e la figura del catechista, sempre evidenziando l’importanza della comunione, fatta di compresenza, complementarietà e corresponsabilità. Quindi è stato presentato il metodo.
Maria Teresa Ciprari