Si celebra dal 18 al 25 gennaio la settimana ecumenica ispirata quest’anno al tema «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia», insieme, come suggerisce Isaia
Anche le diocesi di Tivoli e di Palestrina si preparano a celebrare questa ricorrenza secondo le date fissate nel 1908, tra la festa della Cattedra di san Pietro (anticamente, a Roma, il 18 gennaio) e quella della conversione di san Paolo. Il vescovo Mauro Parmeggiani con la sua lettera del 10 gennaio ha invitato le comunità a partecipare agli appuntamenti organizzati in collaborazione con l’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso, il primo venerdì 20 gennaio, alle 18.30, in Santa Maria Maggiore a Tivoli, la veglia ecumenica; il secondo a Cave presso la chiesa di Santa Maria Assunta, il 24 gennaio alle 18, con i vespri nella liturgia rumena ortodossa. «Invito tutte le comunità – scrive il Vescovo – a pregare durante l’intera Settimana per l’unità dei cristiani affinché si realizzi il desiderio di Gesù: “Che tutti siano uno”».
Al momento di preghiera a Tivoli il prossimo venerdì, interverranno oltre al Vescovo Mauro, Sua Eccellenza il Vescovo Atanasio di Bogdania – Vicario episcopale della diocesi Ortodossa Rumena in Italia, il Pastore Luca Baratto, della Tavola Valdese ed altri sacerdoti cattolici, ortodossi e fedeli evangelici.
Don Enea Accorsi, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso delle diocesi di Tivoli e di Palestrina ha spiegato ai nostri microfoni l’origine del tema che fa da sfondo a questa edizione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, dal libro del profeta Isaia (1,17), Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, proposto dal Consiglio delle chiese del Minnesota, stato degli Stati Uniti d’America contraddistinto da un lunga storia di discriminazioni razziali, culminate nel 2020 con l’episodio a tutti noto dell’uccisione del giovane afroamericano George Floyd, per mano di un agente della polizia, immediatamente licenziato e condannato in primo grado per omicidio. Le questioni razziali in America sono un fattore di divisione ecclesiale, l’invito dunque è a pregare insieme per l’unità e per la crescita nell’amore e nell’accoglienza dell’altro.
Il Consiglio ecumenico delle chiese da sempre tiene insieme «la ricerca dell’unità delle chiese e la ricerca del superamento dei muri di separazione, come il razzismo, nella famiglia umana»; quest’anno guidano la preghiera le riflessioni del Gruppo locale del Minnesota che ha redatto il sussidio diffuso dal Centro Pro Unione.
Maria Teresa Ciprari