Incontro con la Dr.ssa Bianca Crocamo

Il cammino di formazione degli Insegnanti di Religione Cattolica della Diocesi di Tivoli e di Palestrina si conclude presso il convento delle Suore Francescane del Cuore di Gesù in Cave, nella giornata dell’8 maggio, nel pomeriggio in cui viene annunciata la fumata bianca per l’elezione del successore alla cattedra di Pietro, Leone XIV. In questo pomeriggio di felicità e giubilo, gli insegnanti si raccolgono per la seconda volta affrontando la tematica Giovani generazioni e la riscoperta della speranza II, dando un taglio prettamente psicologico all’argomento, grazie alla straordinaria professionalità della dr.ssa Bianca Crocamo.

Il focus è sulla virtù teologale della Speranza, un costrutto di difficile definizione per la psicologia odierna, che la intende come attitudine positiva e resilienza. Studi psicologici indagano su come parole ricche di speranza aiutino a creare un terreno positivo per saper accogliere eventi positivi. Il mondo ha bisogno di Speranza e quindi la riflessione ricade su come si può auto-indurre ad essa, proponendo un mindset positivo, ovvero un atteggiamento mentale continuo, un esercizio, una virtù praticata, un vero e proprio habitus. La Speranza è un costrutto multidimensionale, dotata di una componente cognitiva, emotiva, fatta di sensazioni, intenzioni e azioni per cui è necessario capire cosa ostacola la speranza nelle giovani generazioni e cosa gli educatori possono fare nel concreto.

La Speranza è ostacolata dalla delusione, dalla mancanza di motivazione, dalla frustrazione, da aspettative molto alte e dalla convinzione disfunzionale che nulla possa cambiare e migliorare. Il cammino verso un obiettivo può essere tortuoso, bisogna stimolare le giovani generazioni a porsi micro obiettivi, facilmente e fiduciosamente raggiungibili per accrescere motivazione e autostima, allenando al problem solving. La speranza è luce nelle tenebre, è forza motivazionale, è fiducia e attitudine a provare e riprovare senza arrendersi praticando l’umorismo, divenendo portatori di sorrisi e di buone parole, avendo consapevolezza, progettualità e immensa gratitudine.

Sara Romano