Inizia il cammino quaresimale

Mercoledì 5 marzo il Vescovo Mauro ha presieduto la Messa con il rito dell’imposizione delle Ceneri nella Cattedrale di San Lorenzo Martire a Tivoli all’inizio del Cammino quaresimale. Dopo la processione di ingresso, al canto delle Litanie, la celebrazione è proseguita con la liturgia della Parola, e prima dell’omelia la comunità parrocchiale del duomo ha voluto presentare al Vescovo la richiesta di ammissione alla celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana da parte dei genitori di Carlotta per il Battesimo, da parte dei ragazzi al terzo anno del cammino di catechesi per la Riconciliazione e alla celebrazione della Cresima e della Prima Eucaristia per coloro che sono al quarto anno del cammino. Accogliendo le loro richieste il Vescovo ha esortato i ragazzi a vivere il tempo prezioso della Quaresima e della Pasqua per prepararsi nel migliore dei modi personalmente, in famiglia e con la comunità, e a diventare terreno buono per accogliere e far fruttificare il dono di Dio.

Nella sua riflessione il Vescovo ha richiamato le pratiche di pietà che anche il Vangelo della liturgia delle Ceneri ricorda: preghiera, elemosina e digiuno. Ha quindi messo in evidenza come quello quaresimale sia sì un cammino di conversione individuale, ma anche un percorso da fare in comunione, insieme alla comunità e a tutta la Chiesa, in cammino verso la Pasqua: «una meta che ci muove nel cammino perché ci attira, perché è la nostra speranza, ossia è la speranza – che per noi è certezza – che come Cristo dopo la morte è risorto così anche noi, che crediamo in Lui, che abbiamo ricevuto il Battesimo e quindi siamo potenzialmente destinati alla vita eterna, dopo la morte risorgeremo».

E noi, ha insistito il Vescovo,« siamo in cammino verso la recezione o la riscoperta del dono della vita divina in noi. Siamo in cammino, nonostante ciò che siamo, verso la possibilità di ricevere il grande dono del perdono dei peccati e della vita eterna dopo la morte». Quello quaresimale è un cammino di guarigione; come ci ricorda papa Francesco siamo invitati a camminare, a camminare insieme, e a camminare insieme verso la speranza. «Tutto sarà possibile – ha concluso mons. Parmeggiani – se cammineremo nella promessa di questa speranza che non delude e che è la vera ricompensa che smuove il nostro cammino di conversione». Camminare nella speranza significa proprio domandarsi se abbiamo fiducia in Dio, nella sua grande promessa di vita eterna e nel suo perdono.

Maria Teresa Ciprari