Inno a San Giuseppe “Salve Custode del Redentore”

L’idea di musicare un inno a San Giuseppe nasce nel contesto di un lavoro di recupero, trascrizione e armonizzazione di alcuni inni popolari appartenenti alla tradizione devozionale del nostro territorio diocesano.

Questo progetto molto avvincente mi ha fatto prendere coscienza dell’esigua presenza di canti dedicati a San Giuseppe e mi ha resa sempre più consapevole di quanto, a volte, le nostre scelte musicali in ambito liturgico siano dettate da criteri discutibili.

Spesso l’elemento di discriminazione nel preferire un canto piuttosto che un altro, non è tanto il contenuto di fede che veicola, la sua valenza pastorale e la sua pertinenza liturgica, quanto la musicalità e l’assetto armonico presi come elementi a se stanti e che, nella migliore delle ipotesi, non conducono ad altro che ad un vago e superficiale sentimentalismo religioso.

Pensando ad un Inno a San Giuseppe che potesse rispondere a tutte le caratteristiche di una preghiera veramente ecclesiale e che rappresentasse una proposta musicale liturgicamente valida, non ho potuto fare a meno di farmi conquistare dalle parole che Papa Francesco ha posto a coronamento della sua Lettera Apostolica “Patris corde”.

Ho letto e riletto più volte questa preghiera, percependone l’intima musicalità e soavità, fino a desiderare, molto indegnamente, di darle una veste musicale pur consapevole di non poter mai rendere giustizia ad un testo così profondo ed ispirato.

Ho composto l’inno per 4 voci miste su un accompagnamento organistico che fa da “quinta voce” dialogante con le voci. La linea melodica principale, affidata al soprano e all’intera assemblea, è stata pensata per conservare le caratteristiche di una cantabilità mai banale ma sempre lineare e di agevole apprendimento. Le altre voci, sempre in pieno accordo con l’idea musicale suggerita dal “cantus”, si ascoltano e si intrecciano a conferire maggiore solennità, grazia e soavità alla preghiera.

Sarà facile all’ascoltatore e all’esecutore percepire che la musica e l’armonia non procedono mai in modo autonomo ed indipendente dal testo, ma tutto “fanno” e “dicono” in piena coerenza con le parole; è sempre il contenuto testuale, coi suoi accenti lirici e prosodici, a condurre, muovere ed ispirare le scelte armoniche e melodiche del brano, come un abito su misura alla Parola cantata.

Spero davvero che quanto ho voluto esprimere con la musica, non sia altro che l’accento del cuore di una Chiesa che prega, che ama e che segue Cristo, lasciandosi attrarre e conquistare dagli esempi concreti e luminosi dei Santi così come Papa Francesco ci ha più volte sollecitato a fare.

Suor Maria Alessia Pantaleo, ajc

Crediti audio
Organo: Sr. M. Alessia Pantaleo (ajc)
Voci femminili (soprano e contralto): Sr. M. Alessia Pantaleo (ajc)
Voci maschili (tenore e basso): Carlo Paniccià
Editing audio: Carlo Paniccià
Le registrazioni (data la situazione di emergenza) sono state effettuate singolarmente e successivamente sovrapposte.

Antifona “A te o Beato Giuseppe” – link