Insegnamento della religione cattolica a scuola

In occasione delle iscrizioni al nuovo anno scolastico 2022-23 la Presidenza della CEI ha inviato un messaggio agli studenti e alle loro famiglie in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, una materia che, per sua natura, favorisce il dialogo e il confronto tra persone ed esperienze diverse. Nel messaggio viene sottolineato come già nelle Indicazioni Nazionali di tutti i gradi di scuola si mette in evidenza come gli alunni debbano essere aiutati a “sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose” (Indicazioni per l’Infanzia), fino ad affermare che “l’IRC, nell’attuale contesto multiculturale, mediante la propria proposta, promuove tra gli studenti la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo, educando all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace” (Linee per i Licei). Nel contesto attuale il dialogo è sicuramente la cifra che qualifica l’aspetto educativo della scuola e a questo proposito vengono ricordate le parole che Papa Francesco ha pronunciato in occasione dell’incontro sul Patto Educativo Globale lo scorso 5 ottobre 2021: «Da sempre le religioni hanno avuto uno stretto rapporto con l’educazione… [Essa] ci impegna a non usare mai il nome di Dio per giustificare la violenza e l’odio verso altre tradizioni religiose, a condannare ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo e a difendere il diritto di ciascuno a scegliere e agire secondo la propria coscienza. Se nel passato, anche in nome della religione, si sono discriminate le minoranze etniche, culturali, politiche e di altro tipo, oggi noi vogliamo essere difensori dell’identità e dignità di ogni persona». Non possiamo, inoltre, dimenticare che aiutare i bambini e i ragazzi ad aprire lo sguardo sul mondo che li circonda è la grande vocazione della scuola. Di questo mondo fa parte a pieno titolo anche la sfera religiosa la cui conoscenza, nel rispetto della laicità dello stato e delle finalità educative della scuola, può essere un valido contributo alla formazione della coscienza critica dei nostri alunni.

Lucina Ciamei