Sabato 7 ottobre, un pullman con una strana scolaresca a bordo, è partito dal Santuario di San Vittorino Romano, diretto a Roma. Non si è trattato di un gruppo di alunni scalmanati in gita, bensì di cinquanta insegnanti di religione cattolica appartenenti alla Diocesi di Tivoli e di Palestrina, pronti a vivere una giornata insieme. Tra questi insoliti turisti, c’ero anch’io. Così come si conviene, il viaggio ha avuto inizio con l’appello per sentirci un po’ come i nostri alunni, solo con qualche anno in più.
L’itinerario previsto è stato visitare la chiesa di San Paolo alle tre fontane e la Basilica di San Paolo fuori le mura. Ad accoglierci fuori del complesso abbaziale c’era una simpatica suora, che ha scandito il tempo della nostra visita, facendoci da guida, mentre ad attenderci fuori della chiesa abbiamo trovato il Vescovo della nostra Diocesi, Monsignor Mauro Parmeggiani.
Prima di visitare questo luogo in cui san Paolo subì il martirio, abbiamo partecipato alla Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo. Nella giornata dedicata alla Madonna del Rosario, il Vescovo Mauro ci ha ricordato la sofferenza di Maria sotto la croce e il martirio di san Paolo, sottolineando il loro esempio come testimoni della fede, in fondo martire vuole proprio dire testimone. Il Vescovo ha poi aggiunto che in qualità di insegnati dobbiamo essere testimoni della fede in Cristo, a scuola, in famiglia e pertanto è necessario vivere esperienze di incontro e di crescita come questa. È vero, a volte noi insegnanti di religione possiamo avere la sensazione di essere soli, poco ascoltati o considerati, soprattutto nella scuola, per questo è importante sentirsi, o meglio essere una comunità, all’interno della quale è necessario conoscersi, incontrarsi e condividere.
Al termine della Celebrazione abbiamo visitato la cripta, prigione di san Paolo e guardato incuriositi le tre fontane.
La guida ci ha spiegato che quel luogo anticamente era chiamato ad aquas salvias, perché la testa del Santo, una volta decapitato, cadde rimbalzando tre volte e dal terreno fuoriuscirono tre fontane. Oggi questi tre punti sono contraddistinti da tre icone, posizionate vicino alla colonna dove venne tenuto legato san Paolo prima della decapitazione. Mentre passeggiavamo per i luoghi dell’Abbazia, tra cui non poteva mancare la visita al negozio monastico trappista, tra cioccolato e miele, c’era un piacevole brusio, le voci di un gruppo di persone che chiacchierando, si scambiavano osservazioni e condividevano esperienze comuni.
Ci siamo poi spostati nella Basilica di San Paolo, ammirato il colonnato, la Porta Santa e fermati a pregare sulla tomba del Santo, fino all’ora di pranzo, che è stato un altro momento di condivisione. Stare insieme nei pressi della Basilica, ci ha permesso di conoscerci meglio e suggellare ancora di più il legame tra gli insegnanti di Tivoli e quelli di Palestrina. A conclusione di questo viaggio, breve ma intenso, non potevamo che recitare il Santo Rosario, ricordando nelle intenzioni, anche i nostri alunni. Avevamo bisogno di una giornata così, perché non è sempre facile avere occasioni di incontro tra di noi, sia perché appartenenti a scuole di ordine e grado differenti, sia perché provenienti da vari paesi, seppur della stessa Diocesi, non sempre così vicini.
In conclusione, sabato scorso è stata una gran bella giornata di fraternità per cinquanta insegnanti di religione, appartenenti a realtà diverse, ma accumunati dallo stesso entusiasmo per un lavoro, mi correggo una missione, che a volte può sembrare faticosa ma che ci fa crescere e ci migliora ogni giorno, arricchendo le nostre vite.
Marialuisa Genito