Intervista all’organista Leonardo Monopoli

Il giovane Monopoli si è esibito sul settecentesco organo Gaetani, alla Maddalena in Capranica Prenestina, a conclusione degli eventi musicali organizzati dal parroco don Davide Martinelli per Natale

Abbiamo rivolto alcune domande al giovanissimo M° Leonardo Monopoli, nato a Frascati e residente a San Gregorio da Sassola. Diplomato presso il conservatorio di Frosinone, sta ultimando gli studi del biennio di composizione. È l’organista che la sera dell’Epifania, presso la chiesa della Maddalena a Capranica Prenestina, ha tenuto il concerto Viaggio nella Roma del ‘600, esibendosi sul settecentesco organo Gaetani, a conclusione della serie di eventi musicali per il Natale organizzati dal parroco don Davide Martinelli.

Da dove nasce la sua passione per la musica, in particolare come si è appassionato all’organo?

La mia passione per la musica nasce fin da piccolissimo, i primi ricordi che ho dell’infanzia sono associati all’ascolto della musica di Vivaldi, Bach, Grieg e Orff, questo ha fatto sì che avessi sin da subito l’esigenza di intraprendere lo studio del pianoforte. Studiare uno strumento, soprattutto se polifonico, è un’esperienza che tutti dovrebbero compiere, questo ha procurato in me la scoperta di tutta quella tavolozza di emozioni sviluppata dallo schiacciare due o più note contemporaneamente.

L’amore per l’organo, invece, è venuto molto più tardi. Sono sempre stato un insaziabile divoratore di concerti, un giorno mi capitò di andare ad un concerto di organo eseguito su uno strumento abbastanza grande e importante e quello che ne uscì fu un coacervo di sensazioni ed emozioni, anche contraddittorie, che però provocarono un centro di gravità nel mio essere. Potrei parlare per ore di quelle sensazioni (che d’altronde sono le stesse che provo ogni volta che sento un organista suonare), ma non mi dilungo oltre. Quindi salii in cantoria per conoscere l’organista e l’organo e in quell’istante capii quale sarebbe stato il mio futuro, così iniziò il mio percorso che mi ha portato a compiere gli studi accademici.

Come ha scoperto l’organo Gaetani di Santa Maria Maddalena a Capranica Prenestina?

L’organo Gaetani della Maddalena l’ho visto e ascoltato fugacemente dopo il restauro, ma l’ho conosciuto approfonditamente durante quest’anno appena passato. L’organo l’ho trovato in gran forma, ha un suono cristallino e brillante che sa essere al tempo stesso profondo e penetrante, nel suonarlo si comporta egregiamente e risponde bene.

Che progetti ha per il prossimo futuro, idee da sviluppare in diocesi?

Sicuramente tornerò più volte a suonare nel Tempio della Maddalena, sia per la grande ospitalità di don Davide Martinelli e sia per il valore di quello strumento. Mi piacerebbe istituire un appuntamento mensile subito dopo la Messa della domenica mattina.

Maria Teresa Ciprari