Istituiti nel ministero del lettorato

Il 26 marzo 2025, presso il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni il seminarista Emanuele Bianchini ha ricevuto dal Vescovo Mauro Parmeggiani il lettorato, assieme ad altri due alunni, Gualtiero Petricca e Pietro Moressa. Questo ministero istituito lo mette a servizio della Parola, e lo porterà ad un maggior impegno nella preparazione con un’attenta lettura e comprensione di ciò che dovrà proclamare dall’ambone. L’annuncio del kerygma, passione, morte e resurrezione del Signore, ha rappresentato il primo ed impellente dovere dei cristiani subito dopo l’evento della resurrezione di Gesù. Già nel secondo secolo san Giustino in «Apologia prima», attesta che nell’ambito della fractio panis, si leggeva la Parola di Dio, in particolare i racconti della vita di Cristo tramandati da comunità a comunità. Tracce di questo «servizio» che affonda le radici agli albori del cristianesimo, diverrà nel tempo un vero e proprio ministero chiamato «lettorato».

Oggi esso è conferito dal Vescovo in virtù del battesimo, ed è configurato come ministero laicale. Esso rappresenta uno dei due ministeri, insieme all’accolitato, che il seminarista riceve durante il percorso in preparazione al Sacerdozio, affinché, cibandosi della Parola nella meditazione personale, egli possa incarnarla nella vita reale, e solo allora, proclamarla alla comunità. Ci uniamo ad Emanuele in questo momento di gioia, assicurandogli la preghiera di tutta la comunità dei seminaristi e dei fedeli di Tivoli e di Palestrina.

Dall’omelia del Vescovo: ” “Ricevi il libro delle Sante Scritture e trasmetti fedelmente la parola di Dio, perché germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini”. Sono le parole della liturgia che tra poco rivolgerò a quanti stanno per essere istituiti nel ministero del lettorato mentre consegnerò loro il libro delle Sacre Scritture. Sono parole brevi, semplici, chiare che dicono bene in cosa consista il ministero nel quale stanno per essere istituiti questi nostri fratelli ed amici: ricevere, ossia accogliere in loro quanto contenuto nelle Sacre Scritture per trasmettere fedelmente la Parola di Dio agli uomini del nostro tempo, agli uomini di oggi e di domani con le loro fragilità e le loro grandezze.”

Paolo Cola, Seminarista