Domenica celebreremo la quarta ed ultima domenica di Avvento dell’ “annus orribilis” 2020, un tempo di grande sofferenza per tutti gli abitanti della terra, in ogni angolo del mondo. In questo stato d’animo generale risuona un annuncio di grande speranza per tutti gli uomini e le donne, adulti, giovani e bambini: “Ecco la Vergine partorirà e darà alla luce un figlio che chiamerà Emmanuele: Dio con noi” (Is 7,14).
Dio, Padre buono e misericordioso, non si dimentica dei suoi figli disgraziati, dal Cielo volge il suo sguardo su di noi e manda suo Figlio, Gesù, “nato da donna, nato sotto la legge” per donarci il suo amore e la sua redenzione.
Come ci ricorda l’antifona d’ingresso della Santa Messa: “Stillate dall’alto o Cieli, la vostra rugiada, e dalle nubi scenda a noi il Giusto, si apra la terra e germogli a noi il Salvatore”(Is 45,8), dove il profeta chiede al Signore di intervenire nella tribolata storia degli uomini a Lui fedeli operando un intervento prodigioso durante il tormentato esilio di Babilonia, così il popolo di Dio in esilio su questa terra oggi invasa da questo virus omicida domanda di inviarci di nuovo il Salvatore del mondo.
Il “Sì” di Maria all’angelo Gabriele ci assicura che Dio non si è dimenticato di noi e che ci donerà la tanto attesa salvezza.
Una bambina di Nazareth è il ponte tra il Cielo e la terra, è il luogo santo e benedetto dove anche quest’anno per noi tutti germoglierà il Salvatore.
Ancora una volta Dio cerca i poveri e i semplici e sceglie una creatura ai confini del mondo, nelle periferie sconosciute della terra assetata di Lui. Una ragazza povera di spirito, umile, mite, integra nel corpo e nell’anima, per manifestare all’intero universo la sua munifica benevolenza verso i suoi figli peccatori e lontani.
La piena di Grazia, non per fascino fisico o grazia santificante ma per dono divino, dirà ancora una volta il “Sì”, il suo “Eccomi” e ci darà la gioia di essere salvati. Dio è con Lei, e Lei sarà la madre del “Dio con noi”, la Benedetta fra tutte le donne. Maria non pretende segni né esprime dubbi all’annuncio dell’angelo ma solo fa presente il suo voto di verginità, il proposito fatto nel tempio fin da bambina di essere tutta di Dio, come può ora conciliarsi questo con una gravidanza? Quello che sta per accadere è un meraviglioso progetto di Dio su di Lei e sul mondo: pur vergine concepirà, perché l’ombra dell’Altissimo si poserà su di Lei, lo Spirito Santo l’avvolgerà con il suo Amore e Lei sarà Madre pur restando illibata. Nuova tenda di Dio, nuova Arca dell’Alleanza, la Serva fedele, umile, obbediente e disponibile, ricuce per sempre lo strappo di Eva e accoglie con gioia ed esultanza il desiderio di Dio per noi e facendolo suo in quel momento e per sempre. Sia benedetto quel “Sì”, sia benedetta Maria tra tutte le donne. Amen!
Don Giovanni Luzi,
Santi Protomartiri prenestini, Palestrina