Come ogni anno, anche questo si tinge dei colori dei fiori che allietano il solenne giorno del Corpus domini con la tradizionale infiorata a Rocca Santo Stefano. È la trentasettesima edizione, eppure c’è sempre qualcosa di nuovo: nuove le generazioni che vi si accostano, nuovo il programma, sempre nuovo lo spirito e nuovi e attuali i temi dei quadri floreali realizzati con arte dai maestri infioratori.
Tra i dodici quadri spiccano quelli dedicati all’Eucarestia, a Maria e a Gesù e a questi si aggiungono i quadri che celebrano la pace, l’eccidio delle Fosse Ardeatine, il centenario della morte di Puccini, la festa della Repubblica. Man mano che nella notte prendeva forma, la popolazione è rimasta particolarmente colpita da quello dedicato al concittadino monsignor Tancredi Ciancarella che il Signore ha chiamato a sé da pochi giorni e che è stato ideatore e promotore della lunga tradizione dell’Infiorata in questa piccola comunità.
Ricco il programma che ha visto la mobilitazione dell’intero paese: dal taglio dei fiori, cinquantasettemila garofani, alla cena in piazza con la presentazione video dei quadri rappresentati.
Si calcola, a detta del sindaco Runieri, la partecipazione di circa 300 persone. Tutto culmina nella liturgia della Domenica, con una grande partecipazione di popolo, presieduta dal nostro concittadino fra’ Tommaso il quale ci ha richiamato l’umiltà del Signore Gesù che dalla mangiatoia si fa dono e presenza in un piccolo pezzo di pane.
Per finire, anche senza la tradizionale processione per i veicoli del paese, il passaggio del Santissimo sul tripudio di colori floreali ha onorato il lavoro di tutta la notte, solo, tra le mani dei parroco don Antonino Costa, sotto una pioggia battente, elargendo benedizioni a tutta la comunità.
Daniela Proietti Mari