La benedizione dei nuovi locali Caritas di San Filippo Neri

In occasione della festa del patrono la meditazione su san Giuseppe e la chiusura della formazione dei volontari

Si sono svolti i festeggiamenti nella parrocchia dedicata a san Filippo Neri in Colle Fiorito. Seppure in tono minore, per comprensibili motivi, non sono mancati momenti forti di spiritualità e iniziative che hanno raccolto i parrocchiani per due settimane. Accanto al triduo in preparazione alla festa liturgica, alle celebrazioni solenni culminanti nella processione aux flambeaux con la icona del santo per le vie del quartiere vecchio, ricordiamo due momenti significativi. L’anno scorso la comunità ha vissuto nella preghiera e con fedeltà l’anno dedicato a san Giuseppe indetto dal Papa. C’era in animo di voler concretizzare la devozione al Santo con il collocare una nuova statua in chiesa. Ci siamo affidati ad un artista perché volevamo una statua diversa e opera d’arte. Gli artisti, lo sappiamo hanno i loro tempi e la statua è stata consegnata un po’ in ritardo; abbiamo inserito l’avvenimento nel programma dei festeggiamenti. Padre Giovenale Doffa appartenente alla congregazione dei Padri Giuseppini del Murialdo e insegnante presso lo Studio teologico di Viterbo, ha tenuto una estesa e profonda meditazione su san Giuseppe da come emerge dai Vangeli. Lo stesso Padre ha poi presieduto la benedizione della statua che è stata quindi esposta al culto. Un secondo momento lo abbiamo vissuto sabato 28 maggio. Si concludeva il Seminario di formazione per gli operatori Caritas che si è tenuto per tutto l’anno a Tivoli e Palestrina. Sua eccellenza ha spostato dal santuario di San Vittorino alla chiesa di San Filippo Neri in Collefiorito l’incontro di chiusura unendo alla circostanza la benedizione dei rinnovati locali della Caritas parrocchiale. Infatti il parroco e i collaboratori hanno voluto con questi lavori salutare il 50esimo della Caritas Nazionale, che ricorreva nel 2021.

Il Vescovo ha rivolto ai collaboratori di Collefiorito l’invito a vivere il luogo Caritas come un luogo dove coloro che hanno bisogno possano incontrare gioia speranza, ascolto e accompagnamento cristiano, perché è dal sentirci amati dal Risorto e riempiti di Spirito Santo che si è spinti a servire i fratelli. Sua Eccellenza durante la omelia nella santa Messa aveva offerto ai partecipanti al Seminario alcuni spunti semplici, ma al contempo carichi di prospettive pastorali. Ha invitato tutti, a fare tesoro di questo anno pastorale vissuto all’insegna dell’ascolto; ma anche a cercare di cogliere i segni di Speranza in una epoca di grandi cambiamenti. È con questa preoccupazione, che dobbiamo ritornare a ravvivare la fede nelle nostre comunità. La situazione che si è venuta a creare, ha proseguito il Vescovo Mauro, ha creato nuove più pressanti richieste di ogni tipo di aiuto con la conseguenza che le nostre comunità si sono ritrovate meno capaci di rispondere a tali bisogni. Ma oltre la fragilità e impreparazione dobbiamo contemplare la forza della Pasqua e del Risorto che dona speranza. Questa speranza la dobbiamo dare al mondo e ne saremo capaci, solo se la chiederemo al Padre con fede e fiducia totale nel suo amore. Del suo amore ci fidiamo e al suo amore ci affidiamo; e così, dopo aver ascoltato la parola di Gesù e averlo pregato, permetteremo ai tanti di entrare e camminare sulla via dei discepoli per divenire tutti segni di speranza e seminatori di gioia nella nostra arida epoca. Con questo invito che è stato percepito dai presenti anche come augurio, ha ringraziato coloro che hanno seguito il Seminario e sono stati fedeli agli incontri. Un grazie doveroso ai responsabili delle Caritas di Tivoli e di Palestrina che puntualmente offrono questo seminario come occasione di aggiornamento, ma anche di formazione permanente.

Enea Accorsi, parroco di San Filippo Neri