La benedizione della nuova Cattedra e l’istituzione degli accoliti in San Lorenzo

Nella Cattedrale di San Lorenzo Martire, il prossimo sabato 26 marzo, si svolgeranno la liturgia di benedizione della nuova cattedra vescovile ed il rito di istituzione di quattro nuovi accoliti. Maurizio Baldi, Fernando Giosi, Salvatore Giunta e Antonio Pantoni, aspiranti al diaconato permanente, compiono un altro passo verso il conferimento del ministero di diaconi. La cattedra episcopale è opera di Jacques Dieudonné, artista belga residente in Francia, che ha già realizzato per il duomo tiburtino l’altare, la croce del presbiterio, l’ambone, il portacero pasquale e le sedie dei celebranti. Ha spiegato la sua opera d’arte. La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social diocesani.

Sabato 26 marzo, alle ore 17.30, presso la Basilica Cattedrale di San Lorenzo Martire in Tivoli, Mons. Mauro Parmeggiani presiederà la santa Messa durante la quale si svolgeranno due riti liturgici molto significativi per la Diocesi: la benedizione della nuova Cattedra vescovile e l’istituzione di quattro accoliti in cammino verso il diaconato permanente.

La Cattedra, seggio da cui il Vescovo in Cattedrale presiede le liturgie è il luogo da dove Egli insegna e guida la comunità di fedeli affidatagli dal Santo Padre. È il simbolo della sua “autorità di governo” presso la Chiesa madre di tutte le chiese della Diocesi. Questo nuovo arredo liturgico che viene installato presso la restaurata Cattedrale di San Lorenzo in Tivoli è stata realizzata da Jacques Dieudonné, artista belga residente in Francia, che ha già realizzato per la Diocesi l’altare, la croce del presbiterio, l’ambone, il portacero pasquale e le sedie dei celebranti. «Qualche anno fa, nel 2004, ho creato un ambone per la chiesa abbaziale di Vlierbeek nelle Fiandre belga – ha detto Jacques Dieudonné –. La forma della sua parte bassa mi ha sempre interpellato … ci vedevo nella sua dinamica, la nascita di una forma potendo declinarsi verso una sede… e dunque una cattedra! Quando Monsignor Mauro Parmeggiani mi ha chiesto di pensare alla sua nuova cattedra, naturalmente sono tornato verso questa idea che ho sviluppato in una ricerca volumetrica direttamente nel metallo per mantenere un approccio sobrio. Questo modellino – continua l’artista scultore – si è evoluto nel tempo tenendo conto del desiderio del Vescovo di mantenere un approccio sobrio, nonostante la sua importanza simbolica e lo spazio del presbiterio dove viene collocato».

Scolpita dall’artista presso il suo laboratorio francese, la Cattedra «è stata realizzata con lo stesso approccio e lo stesso materiale del nuovo altare, la grande croce nel cielo del presbiterio, l’ambone, il portacero pasquale e i seggi dei celebranti per dare una grande unità all’insieme. L’ottone è un materiale nobile, che rimane sobrio con una luminosità tutta sua secondo come è lavorato. È una delle ragioni per la quale lo prediligo – ha continuato l’artista -nelle mie creazioni per i luoghi di culto: la “nobile semplicità” che amo e che è raccomandata dal Concilio Vaticano II».

Alain Vidal
delegato episcopale per la cultura