Domenica 7 maggio p.v. celebreremo in tutte le parrocchie italiane la Giornata nazionale di sensibilizzazione alla firma dell’otto per mille a favore della Chiesa cattolica. Siamo nel periodo delle Dichiarazioni dei redditi, nelle varie forme scelte dai contribuenti, come il modello 730, il modello redditi, il modello CU o quello precompilato, avvalendosi dei vari intermediari fiscali come i Caf, i commercialisti, oppure on line dal proprio computer. Qualsiasi sia il modello o l’intermediario fiscale, è importantissimo fare la nostra scelta per la destinazione dell’otto per mille alla Chiesa cattolica, apponendo la nostra firma nell’apposita casella. Deve essere una scelta consapevole, ricordando i benefici che tale gesto comporta a migliaia di persone. La firma per la scelta dell’otto per mille. è assolutamente gratuita e non si basa sul nostro reddito personale ma su quello complessivo dell’IRPEF, quindi ogni firma ha lo stesso valore a prescindere dal contribuente. Negli ultimi anni complice in primis la pandemia e altre motivazioni collegate, le firme a favore della Chiesa cattolica hanno subito un forte calo che si ripercuoterà in termini prettamente economici nella mancanza di molte risorse, che andranno ad influire sui molti servizi e aiuti vari che la Chiesa, attraverso le parrocchie e le Caritas offre a migliaia di persone, in tutto il territorio nazionale.
Questa riduzione delle risorse derivanti dall’otto per mille, andrà anche a discapito della cosiddetta “edilizia di culto”, cioè tutto quello che riguarda la costruzione di nuove chiese, e la manutenzione ed il restauro di quelle esistenti, comprese le chiese antiche, beni architettonici di grande valore storico e sociale. Anche le opere di culto a favore dei fedeli dovranno necessariamente subire dei tagli.
Detto questo, dobbiamo assolutamente invertire la rotta, cioè recuperare quel milione di firme perse per le ragioni che ho indicato. Pensate che tra i contribuenti che presentano la Dichiarazione dei redditi, meno della metà firmano per la destinazione dell’otto per mille. Spesso sono persone, che frequentano le parrocchie, che usufruiscono dei servizi e anche degli aiuti, ma non sanno quanto sia importante apporre ogni anno la propria firma per l’otto per mille a favore della Chiesa.
Spesso anche tra fedeli non c’è conoscenza dei meccanismi del sostegno economico, ci sono alcuni luoghi comuni come quello che la Chiesa sia ricca, e questo non è assolutamente vero, oppure che i preti siano stipendiati dal Vaticano e anche questo non è vero.
Tutte le risorse che la Chiesa riceve, provengono dai propri fedeli o simpatizzanti, che attraverso la firma dell’otto per mille, le fanno destinare le risorse necessarie, per portare avanti la sua missione di evangelizzazione e di aiuto a tutte le persone in difficoltà.
Sarà utile in quella giornata, il 7 maggio, e possibilmente anche nelle domeniche successive, ricordare al termine delle Messe, la necessità di firmare per l’otto per mille alla Chiesa cattolica, attraverso un breve appello che spieghi le ragioni di questa scelta.
In diverse parrocchie, poi, si porterà avanti anche un progetto chiamato “Una firma per unire” destinato alla raccolta di firma dell’otto per mille tra le persone che non devono presentare la propria Dichiarazione, perché il loro unico reddito è ricavato dalla pensione o dalla retribuzione derivante dal lavoro dipendente, queste persone, hanno però il diritto di fare la scelta per la destinazione dell’otto per mille, e la possono fare apponendo la loro firma sui moduli forniti alle parrocchie dal Servizio del Sovvenire insieme alle relative buste per stampate.
Con la nostra firma per la destinazione dell’otto per mille alla Chiesa cattolica facciamo in modo che un semplice gesto diventi un bene per tutta la comunità.
Giuseppe Volpini
incaricato Sovvenire Tivoli