La Cattedrale di Palestrina ricorda la dedicazione

Giovedì 16 dicembre presso la Cattedrale prenestina dedicata a sant’Agapito martire il Vescovo ha presieduto la Messa in occasione dell’anniversario della dedicazione della basilica.

Papa Pasquale II il 16 dicembre 1117 consacrò il tempio sacro nel cuore della città, come attesta l’iscrizione sul pilastro di sinistra più vicino al presbiterio nella navata centrale della chiesa. Eretta su un tempio pagano, ha ricordato il Vescovo nella sua omelia, e trasformata nel corso dei secoli, consacrata a Dio è divenuta luogo di incontro con il Signore per i cristiani.

Ma «le pietre vive della Chiesa siamo noi!», ha sottolineato con forza monsignor Parmeggiani, parlando in particolare ai cresimandi pronti a ricevere il sacramento della Confermazione attraverso l’unzione col sacro crisma da parte del Vescovo. Riprendendo poi le parole del brano evangelico di Zaccheo ha esortato ad avere la fede, a non cedere alla prassi di ricevere i sacramenti quali passaggi “sociali”. Soffermandosi sulla figura di Zaccheo, pubblicano, curioso di vedere Gesù, monsignor Parmeggiani ha messo in evidenza che egli, a sua volta, era cercato da Gesù, che lo chiama per nome. Ricevendo la Cresima si fa esperienza dell’amore di Dio, un dono di misericordia, infatti il Signore entra nella nostra casa e ci cambia la vita.

«Il Signore vi da il suo Spirito… e noi dobbiamo cambiare vita», ha detto il Vescovo, con il suo Spirito ci rinnova. Con i Sacramenti siamo edifici di Dio, pietre vive.

«C’è un’ unzione di tutto il popolo santo di Dio», ricorda papa Francesco: tutti abbiamo “il senso della fede”, fede è vivere e parlare dell’amore di Dio. Ai cresimandi il Vescovo ha rivolto infine l’invito ad innamorarsi di Dio, che per primo si innamora di noi.

Erano presenti le autorità civili, e al termine della Messa il sindaco di Palestrina, dott. Mario Moretti, ha ricevuto la lettera che immette nel vivo la fase dell’ascolto del cammino sinodale in diocesi.