La Domenica delle Palme ha dato inizio alla settimana Santa con il ricordo dell’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme e con il racconto della passione. Nella chiesa dei Santi Giorgio e Martino è avvenuta la benedizione dei ramoscelli di ulivo da parte del Vescovo, dando inizio ad un corteo composto dai bambini dell’oratorio e dai fedeli, che al canto di “Osanna al Figlio di David” hanno raggiunto la Cattedrale San Lorenzo Martire, dove si è svolta la celebrazione solenne presieduta da monsignor Mauro Parmeggiani.
Nella sua Omelia il Vescovo ha voluto sottolineare alcuni punti del vangelo. “Benedetto colui che viene! È la prima frase che introduce questa Settimana. Lo abbiamo ripetuto durante la processione delle palme che precede questa Messa. «Benedetto colui che viene!».
È uno dei nomi più belli di Dio. Dio che viene nella mia città, nella mia vita personale e comunitaria, nel luogo dove vivo, studio, lavoro, gioisco e soffro”.
Ha poi aggiunto: “Benedetto allora colui che viene perché viene a morire e risorgere per noi per amore! E chi ha compreso per primo che Gesù è il Figlio di Dio è stato un pagano – il Centurione romano – come a dirci che tutti possiamo comprendere davanti alla croce chi è Gesù”. Ha concluso ricordando che “la morte di Gesù è così rivelazione. È manifestazione di chi è Dio. Morire d’amore è cosa da Dio!”.
La liturgia ha visto una corale e numerosa partecipazione di fedeli.
Maria Ubertini