La chiesa di San Pietro Apostolo sorge in cima all’abitato di Serrone; la costruzione risalirebbe all’epoca dell’incastellamento. La prima menzione si trova nel Registro vaticano 4 ove, in una lettera di papa Innocenzo III, 12.05.1198, è nominato il diacono Pietro della chiesa di San Pietro. L’edificio ha tre navate, la navata centrale è impostata su pilastri che sorreggono arcate a tutto sesto e termina in un’abside semicircolare, la copertura della navata centrale è a cassettoni lignei mentre le navate laterali, più basse, sono coperte da volte a crociera. La struttura della chiesa fu modificata a spese della Comunità nel Seicento, nel Settecento e nell’Ottocento. Anticamente la chiesa doveva avere due sole navate, fra la fine del ‘500 e il primo quarto del ‘600 fu aggiunta la navata laterale sinistra, visitata per la prima volta nel1637. Nella facciata, al centro, si nota la primitiva struttura della chiesa che aveva un’altezza minore poiché era sovrastata dall’abitazione dei chierici; a destra si nota l’antica porta parva (piccola) poi tamponata. All’interno, il soffitto ospita la Gloria di San Pietro dipinta dal pittore molisano Tommaso Larenza nel 1875.
La chiesa è dotata di coro, ha una cantoria con organo realizzati fra il 1648 e il 1659 e un prezioso pulpito di legno di noce, intarsiato e policromo, descritto per la prima volta nella visita del 1659. Nella prima campata della navata laterale destra si trova un pregevole affresco di scuola umbra databile alla metà del ‘500 raffigurante una sacra conversazione con al centro la Madonna del Carmelo. Degna di nota è la pala dell’altare maggiore raffigurante san Michele Arcangelo, patrono di Serrone, che si festeggia il 29 settembre, realizzata poco dopo l’originale di Guido Reni del 1635 di cui è una fedele riproduzione. Al di sopra c’è un’altra tela raffigurante l’apostolo Pietro in lacrime, anch’essa di buona fattura.
Di recente, il cardinale Dario Castrillòn Hoyos, cittadino onorario di Serrone, ha donato alla chiesa uno splendido crocifisso ligneo del ‘500.
Il complesso del santuario di San Michele Arcangelo risalirebbe all’XI secolo ed è situato a 1.105 metri di altitudine, sulla parte alta dello Scalambra, nel mezzo del bosco: è costituito dalla chiesa, dal romitorio e dai resti di un antico monastero (mura perimetrali e cisterna). La chiesa, in gran parte scavata nella roccia, è uno splendido esempio di chiesa rupestre ed ospita tre altari; l’ambiente è formato da quattro vani irregolari fornicati che si susseguono su piani sfalsati.
Il Santuario Regina della Pace sorge sulla cima del Monte Scalambra a 1420 metri. Sulla sommità del monte si erge una grande statua bronzea della Regina della Pace (3 metri), posizionata nel 1976.
Al di sotto, il tempietto votivo scavato nella roccia fu eretto a santuario dal vescovo Garlato il 16.07.91. Nel 1976 una miniatura della statua fu benedetta da Paolo VI in Vaticano.
Nel 40° anniversario della posa e a ricordo della benedizione del papa, è stato istituito, dal 2016, il Premio Internazionale per la Pace dedicato a san Paolo VI, annualmente assegnato il 22 agosto, giorno della festa della Regina della Pace.
L’Associazione Pubblica di Fedeli di diritto diocesano Consacrati dello Spirito Santo e dell’Immacolata Sua Sposa ha sede a Serrone, è stata approvata in maniera definitiva dal vescovo diocesano nel 2012. All’Associazione l’Ordinario ha affidato la cura dei due santuari del Monte Scalambra.
Cinzia Di Fazio