Il 16 agosto la comunità di Gallicano nel Lazio si è ritrovata ed ha festeggiato il giorno di san Rocco nella santa Messa presieduta dal parroco don Alfredo Conforti, con la partecipazione del vice comandante della locale stazione dei carabinieri, Antonio Iacone, e del comandante del corpo dei vigili urbani Edvige Colagrossi. La celebrazione si è tenuta proprio nella chiesa comunale di San Rocco. Oggi al centro del paese, la chiesa è stata costruita dalla comunità di Gallicano nel 1628 per un voto fatto precedentemente, come raccontano le cronache, quando intorno al XVII secolo la peste colpì molti territori a sud est di Roma, ad eccezione di Gallicano. La chiesa di San Rocco in un primo momento fu usata come ospedale proprio per curare gli ammalati in tempo di pandemia, poi fu utilizzata come luogo di culto. Fino agli anni Novanta è stata aperta tutte le domeniche per la celebrazione della Messa, presieduta dai sacerdoti del vicino istituto di San Pastore, del Pontificio Collegio germanico ungarico.
Ad oggi la chiesa conserva la statua di san Rocco ed è utilizzata per poche celebrazioni data la scarsa sicurezza della scala di accesso molto ripida. L’invocazione rivolta a san Rocco, il pellegrino che non aveva paura degli appestati, è stata quella di intercedere per fermare anche l’odierna pandemia da coronavirus. Evviva san Rocco!
Fabio Checchini