La chiesa di Santa Maria Assunta a Roiate

Roiate, appartenne alla Diocesi di Palestrina dal 313. Durante il Medioevo ci furono vari contrasti tra i Vescovi prenestini e gli Abati sublacensi per la giurisdizione su Roiate e gli altri paesi vicini. Conflitti di competenza, come si direbbe oggi, i quali furono risolti definitivamente nel 1638 da papa Urbano VIII. Fu proprio tale Papa a creare la Diocesi di Subiaco in Abbazia nullius trasferendo Roiate e gli altri paesi limitrofi sotto la giurisdizione, anche ecclesiastica, dell’Abate commendatario Antonio Barberini.

Da allora Roiate ha fatto parte della Diocesi di Subiaco retta dagli abati-vescovi dei monaci di San Benedetto. Nell’ottobre del 2002, in seguito alla soppressione della Diocesi Sublacense, Roiate, insieme a Bellegra e Rocca Santo Stefano, è tornata a far parte della Diocesi Suburbicaria di Palestrina. L’antica chiesa di San Tommaso Apostolo, situata nella parte più alta del centro storico, date le sue piccole dimensioni, fu demolita e ricostruita nella grandezza in cui appare oggi nel 1565. Era la cappella privata del Castello o Palazzo della famiglia Colonna e solo con l’occupazione dei locali annessi del Palazzo Colonna, divenne, “per comodità dei fedeli”, unica sede delle tre parrocchie (le altre due erano quelle di Santa Maria e del Santissimo Salvatore), che rimasero distinte ed autonome sia per beneficio, sia per parroco titolare e sia per territorio. In una visita pastorale ordinata dal Cardinale prenestino Francesco Maria Del Monte nel 1614 ed effettuata dal Rev. Don Anselmo Puliti di Palestrina si legge infatti quanto segue Exstructa noviter ad commoditatem populi (costruita recentemente per comodità del popolo).

L’interno è ad una sola navata ed i restauri affrettati ed eseguiti in vari tempi, l’hanno spogliata sempre di più dei dipinti che vi furono affrescati verso i primi del 1600. Ai lati dell’altare maggiore si aprono due alti nicchioni, un tempo pieni di affreschi ma attualmente è rimasto soltanto quello sotto l’arco della nicchia dell’altare di sant’Antonio, ritenuto della prima chiesa, poiché quel lato non fu demolito nell’ampliamento del 1565; esso rappresenta la Madonna del Rosario circondata da Angeli e Santi, ai lati di esso sono raffigurati in 15 riquadri più piccoli i misteri del Rosario. Nell’altro nicchione è posto un quadro raffigurante il “sogno di San Giuseppe”. Ai lati della navata si aprono quattro nicchie contenenti una statua di san Rocco in cartapesta, una statua della Madonna di Lourdes, un quadro dell’Immacolata Concezione e un quadro del Sacro Cuore.

Di notevole valore artistico è un dipinto su tavola, conservato in parrocchia, raffigurante il Santissimo Salvatore attribuito alla scuola di Giotto datato all’incirca al 1400 e un dipinto su tela, della fine del 1700 e anch’esso conservato in parrocchia, che rappresenta l’Assunzione della Vergine Maria al cielo. Nella volta della chiesa è posto un grande dipinto su tela che raffigura Cristo contornato da Angeli e dai Santi protettori di Roiate e vi s’intravede l’abitato com’era nel 1845, quando il pittore Francesco Giustiniani lo dipinse. Sopra la porta di ingresso è posta la cantoria con un organo a canne restaurato nel 2001.

Dal sito web diocesano