La chiesa parrocchiale, dedicata a Santo Stefano Protomartire, ha origini antiche: la struttura originaria risale probabilmente all’anno mille. Nella facciata è notevole il portale architravato in pietra del secolo XVII con ai lati due mensolette a volute.
L’interno, a navata unica con volta a vela, ha due altari laterali. In quello di destra (sec. XVII), che per i caratteri compositivi e decorativi si inserisce nella cultura romana barocca, si trovano affreschi di Vincenzo Manenti: al centro la Vergine con Bambino e Santi, ai lati le allegorie della Carità e della Religione. Nella navata un dipinto del secolo XX che raffigura la Madonna del Rosario con San Domenico, e frammenti di affreschi di epoche diverse tra cui un Santo Stefano attribuito a Vincenzo Manenti.
Nel presbiterio l’altare maggiore del secolo XVII, ampiamente svasato e decorato con stucchi, è inserito in un’ampia struttura architettonica dall’andamento semi-ellittico raccordata da una balaustra semicircolare; due colonne sostengono la trabeazione a timpano spezzato e stucchi, con al centro una pala d’altare che raffigura la lapidazione di Santo Stefano e un tabernacolo a frontale architettonico del secolo XVIII.
La popolazione parrocchiale si compone di circa trenta anime, quasi tutte in età avanzata, ed è particolarmente devota a San Michele Arcangelo patrono di Montorio. La festa patronale si celebra nella prima domenica di settembre, e per l’occasione anche i montoriani non residenti tornano in paese.
Il Santo patrono viene festeggiato anche nella prima domenica di maggio con la celebrazione di una Messa nell’Eremo di San Michele Arcangelo, situato sul Colle Mandrile, distante circa un chilometro dal paese.
Una facciata in stile romanico nasconde la grande grotta naturale al cui interno si trovano la statua del Santo, un altare carolingio e resti umani degli eremiti e degli abitanti di Montorio prima che fosse costruito il cimitero.
Da un piccolo affresco che raffigura San Francesco si potrebbe ipotizzare la presenza dei francescani nel romitorio. È tradizione che al termine della celebrazione i fedeli si trattengono nei prati adiacenti per un picnic prima di tornare in Paese.
Nel mese di ottobre si festeggiano la Madonna del Rosario e Santa Eurosia. Opera in paese l’associazione laicale “Confraternite riunite del Santo Rosario, San Michele Arcangelo e del Santissimo Sacramento”.