Ad un primo impatto può sembrare che per un’ordinazione sacerdotale debba prepararsi il solo candidato, che sia qualcosa che riguardi solo lui. Meditando, tuttavia, sul ruolo del presbitero, ci si rende poi conto che la realtà è totalmente diversa. L’ordinando diventerà presbitero per una comunità e lui stesso è parte di quella comunità. Anche quest’ultima, quindi, deve predisporsi ad un evento così importante. Un uomo consacrato, “messo a parte”, anche se questo termine può sembrare in contraddizione con ciò che abbiamo detto, ma messo a parte per servire coloro che il Signore gli ha affidato.
Proprio questo spirito ha portato il parroco della parrocchia San Filippo Neri di Colle Fiorito di Guidonia, don Enea Accorsi, ad organizzare due incontri di preparazione in vista dell’ordinazione sacerdotale di don Andrea Strano.
Il primo si è svolto venerdì 21 aprile alle ore 20.30, relatore il Vescovo diocesano, Sua Ecc.za Mons. Mauro Parmeggiani, che ha spiegato il Rito di ordinazione presbiterale, nel suo significato e nei suoi passaggi principali.
Sua Eccellenza ha sottolineato come primario per il presbitero, termine che significa “anziano”, l’annuncio della parola e i sacramenti, ribadendo che egli è sì guida della comunità, ma allo stesso tempo anche servo. Ha poi delineato i momenti peculiari del rito: la chiamata dell’eletto, gli impegni dell’eletto, l’invocazione dei Santi, l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria per poi passare ai riti esplicativi: la vestizione della stola sacerdotale e della casula, l’unzione con il Sacro Crisma, la consegna del pane e del vino, e quindi terminare con l’abbraccio di pace con i sacerdoti presenti, che manifesta l’appartenenza al secondo grado dell’Ordine Sacro.
Al termine dell’intervento Mons. Parmeggiani ha aggiunto che la comunità deve pregare tanto per don Andrea per far sì che sia un buon ministro del Signore e possa attirare coloro che incontra a Cristo con il sorriso.
E proprio la preghiera è il centro dell’appuntamento previsto per venerdì 28 aprile alle ore 20.30: un’adorazione eucaristica per le vocazioni al sacerdozio ministeriale.
Durante il suo intervento Sua Eccellenza ha ribadito quanto le vocazioni stiano calando sempre di più e quanto i preti rischino di essere schiacciati dall’attivismo. L’appuntamento di venerdì (oggi ndr) ribadisce quanto ogni vocazione scaturisce dalla preghiera e che la forza e il sostegno del presbitero non è ciò che si fa, ma quanto egli vive in comunione con Cristo. La preghiera, dialogo intimo e personale con Dio, è desiderio ed attuazione concreta, di questa comunione.