La consacrazione della città di Tivoli all’Immacolata

L’8 dicembre è per i tiburtini un giorno importante, perché, proprio in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione, ricorre l’anniversario del voto della città di Tivoli all’Immacolata. Durante un’epidemia di peste, nel 1656 la città si affidò a Maria per chiedere aiuto e liberare gli abitanti dal contagio del morbo.

La devozione alla Vergine si trasformò in una festa annuale di ringraziamento e nell’impegno a realizzare una statua a lei dedicata ed esporla in un luogo pubblico. Si racconta che effettivamente, mentre la pestilenza devastava le zone limitrofe, a Tivoli vi fu una sola vittima. La statua fu completata e collocata in Duomo l’8 dicembre 1658.

Mons. Mauro Parmeggiani, che ha presieduto la solenne eucarestia, ha però notato come non serva rinnovare il voto come una mera tradizione, senza rinnovare i nostri cuori e la nostra fede. Se non attraversiamo la peste – afferma il vescovo – sono ormai quasi due anni che combattiamo contro il Covid che ha seminato e continua a seminare morte, paura, distanze, impossibilità di relazioni libere. Tanti altri ancora sono i problemi in cui l’uomo di oggi si trova sommerso, ma la Vergine Maria è un segno di consolazione per tutti: i problemi, i virus, le pandemie di ogni tipo sempre ci saranno…Ma dobbiamo reimparare a dipendere da Dio ripetendo mille volte al giorno la parola Eccomi che deve diventare la nostra preghiera affinché non siano i problemi del mondo a sovrastarci ma la fede e la fiducia totale in Dio, come Maria.

D.M.