San Giovanni Paolo II nella lettera Ogni qualvolta definiva il Cammino Neocatecumenale «come un itinerario di formazione cattolica, valido per la società e per i tempi odierni». E proprio la ricerca di una formazione cattolica più adeguata alla sfida dei nostri tempi ha portato uomini e donne, ragazzi e ragazze, ad ascoltare le catechesi iniziali del Cammino Neocatecumenale nella parrocchia di Nostra Signora di Lourdes, all’Albuccione di Guidonia.
L’apice di questo percorso – che verte sulla riscoperta del battesimo, quale fondamento della vita cristiana – è stata la celebrazione della Parola presieduta da Mons. Parmeggiani lunedì scorso, 26 febbraio.
Nell’occasione il Vescovo Mauro ha consegnato la Parola di Dio ai partecipanti delle catechesi – molti dei quali visibilmente commossi – segno della Chiesa che dona ai suoi figli la Parola di Dio compiuta in Gesù Cristo.
Il Vescovo, contento per trovare davanti a sé un’assemblea composta anche da tanti giovani, ha tenuto la sua omelia “a braccio”, sottolineando come nella Parola di Dio troviamo la nostra vita, le nostre gioie e tristezze, i nostri momenti belli e quelli di dolore, ma che illuminati dalla Scrittura acquistano un senso nuovo.
Il Vescovo inoltre, rivolgendo la parola ai giovani, ma in qualche modo a tutti, sottolineava come spesso si fanno tante esperienze per cercare di essere desiderati, voluti, amati, di essere visti, ma l’unico che può dare l’attenzione che tutti cercano è solo Dio. Parafrasando il discorso che san Giovanni Paolo II tenne alla Gmg del 2000, mons. Parmeggiani sottolineava che in tutto quello che l’uomo cerca, sta in fondo cercando Gesù. Ed ecco che allora l’ascolto e la meditazione della sua Parola è il fondamento per avere una relazione con Lui, per metterci sotto il suo sguardo ed essere riempiti nei nostri desideri.
Daniele Masciadri