Mercoledì 28 maggio, una rappresentanza della Confraternita della Madonna delle Grazie di Cerreto Laziale, insieme al parroco don Fabrizio Meloni (che firma il testo, ndr), al Priore Ofelio Eufemio Federici e Domenico Di Giovenale, “signore della festa”, ha vissuto un pomeriggio intenso nella preghiera e nella carità cristiana presso l’Ospedale Vannini di Roma, struttura della Congregazione delle Suore Camilliane.
Un’occasione preziosa per portare il conforto della fede e la dolce presenza della Mater Divinae Gratiae a quanti si trovano nella prova della malattia e della solitudine.
La preghiera del Rosario e la celebrazione della Santa Messa, ad apertura del pomeriggio hanno rappresentato il cuore dell’incontro: un’offerta corale, elevata a Dio per le intenzioni dei malati, del personale sanitario e di tutti coloro che vivono ogni giorno tra le corsie del dolore con spirito di servizio e compassione.
Dopo la liturgia, i confratelli hanno portato in processione tra i reparti l’immagine della Madonna delle Grazie, segno di speranza e materna consolazione. Ogni incontro è stato un piccolo miracolo di umanità: lacrime silenziose, sorrisi commossi, mani tremanti che accarezzavano l’immagine sacra con reverenza e affetto, sussurrando semplici parole di preghiera, talvolta spezzate dall’emozione. «Pregate per me»: la richiesta ricorrente che, come un filo invisibile, ha tessuto un dialogo intimo tra i cuori provati dalla malattia, i Confratelli e il volto misericordioso della Vergine.
La visita ha rappresentato non solo un gesto di vicinanza, ma un autentico pellegrinaggio spirituale in uscita, sulle orme della Chiesa che, come insegnava Papa Francesco, è chiamata ad “andare verso le periferie esistenziali”, portando il Vangelo con i gesti concreti dell’amore e della compassione. Attraverso questo servizio, la Confraternita rinnova la sua missione: custodire e diffondere la devozione alla Madonna delle Grazie, vivendo le opere di misericordia e l’impegno fraterno al servizio della Chiesa e dei sofferenti.
La Vergine Santa, Madre delle Grazie e rifugio dei malati, continui ad accompagnare e benedire questo cammino, affinché ogni incontro con chi soffre sia un incontro con Cristo stesso, presente nei volti segnati dalla croce, ma illuminati dalla speranza.
Fabrizio Meloni, parroco