La felicità è il cuore del Meetingiovani di Subiaco

“Che rumore fa la FELICITÀ….” il week end del lancio del MeetinGiovani 2025 ha consegnato questo tema sul quale lavoreranno le realtà formative della comunità di Subiaco: amministrazione comunale, scuola, realtà associative, gruppi sportivi per prepararsi all’ edizione di giugno.

Nella due giorni di lancio diversi momenti di incontro con la visione del film “L’attimo fuggente” dal quale sono state accolte le sollecitazioni sulle quali hanno lavorato i ragazzi nel meetingLab, un tempo di laboratorio fatto di dialogo, confronto, elaborazione del tema.

Nella giornata di domenica 15 settembre è stato particolarmente interessante il momento del meeting talk, dove i ragazzi hanno incontrato amministratori del luogo, insegnanti, guide sportive e dopo un tempo di ascolto sul tema “Subiaco e i ragazzi: luci, ombre, desideri, prospettive”, hanno posto loro domande maturate nei gruppi di lavoro.

È stato un momento estremamente significativo nel quale ci si è allenati all’arte dell’ incontrarsi e del dialogare tra diverse generazioni e tra “mondi” a volte lontani. Il Meeting è un modo di vivere la fede che porta ad uscire ed essere capaci di abitare la città con responsabilità, sentendosi chiamati ad essere protagonisti nel bene e custodi gli uni degli altri. La giornata si è conclusa con un altro monento bello: il musical L’amore non dice mai basta a cura della Scala Music Academy. E così nell’incontro, nel dialogo, nell’ascolto, nel confronto è maturato il tema della felicità, desiderio forte di ogni giovane, sogno destinato a diventare realtà, ma che spesso resta solo un sogno! La felicità è possibile, qui ed ora. «È Gesù che cercate quando sognate la felicità».

Nel Teatro Narzio è risuonata questa parola di san Giovanni Paolo II che ha confermato in modo luminoso il tema scelto. Per i ragazzi del Meeting si apre un tempo intenso di attività ed esperienze, passi belli sotto il segno della fede nel clima di gioia e con l’entusiasmo del cuore. «Essere felici è urgente per noi, come respirare per il corpo e volare per un aquilone», cosi Chiara ha voluto concludere questa esperienza a nome di tutti i ragazzi. E allora a tutti un buon cammino per distendere le ali nel cielo della vita, sospinti dal vento dello Spirito.

Gianluca Zelli