Si è celebrata il 2 agosto nel territorio delle nostre diocesi la solennità del perdono di Assisi. Francesco – ci racconta padre Sergio Martinez, S. Maria Maggiore (Tivoli) – fu particolarmente legato alla chiesetta dedicata a Santa Maria degli Angeli, detta anche Porziuncola, che restaurò con le sue mani. Qui egli prese stabile dimora con i suoi frati dopo il ritorno da Roma; qui radunava a capitolo i suoi frati inviandoli poi per il mondo come missionari di pace; qui, nel 1211, diede origine con santa Chiara al Secondo Ordine Francescano. Qui Francesco concluse il corso della sua vita terrena. Nella stessa cappella, secondo la tradizione, il santo d´Assisi ottenne la storica indulgenza plenaria detta: ¨Perdono di Assisi¨, che papa Onorio III confermò, e anche i sommi Pontefici riconfermarono ed estesero a tante altre chiese.
«Gesù ci vuole tutti santi, Francesco ci vuole tutti in paradiso. A Bellegra la festa del perdono custodisce il ricordo, l’affetto e le preghiere di tante generazioni – narra padre Lorenzo Conti ofm, convento San Francesco di Bellegra – che arrivano in questo “Nido di santi” bisognose di gioia, di grazia e di misericordia».
E Luigi Domenici, S. Maria di Loreto – Guidonia, affer-ma: «un’altra prova dell’amo-re infinitamente buono di Dio per gli uomini. Tutti, nessuno escluso, sono invitati a riconciliarsi con il Padre, che ti aspetta senza stancarsi. Noi possiamo solo scegliere la via della pienezza in Lui oppure no. Un’altra opportunità che Dio, attraverso la ricon-ciliazione con Lui, ci dona per rientrare in relazione con il Padre; Lui ci attende sempre, e noi?»
Maria Teresa Ciprari